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Recensione Cielammare
“Cielammare” è un romanzo che nasce dalla penna di Gian Luca Brizi, isolano del Giglio, dopo alcuni anni di ricerche. Le frasi raccontate dagli anziani, gli aneddoti, i proverbi e soprattutto le storie avventurose che aveva ascoltato sin da bambino hanno magicamente ispirato il romanzo. Non si cita l'isola, non si cita il periodo. Certo è che c'è molto “Giglio” in questa storia. Essa è inquadrata chiaramente prima, durante e dopo la grande guerra, quella che ha mietuto più vittime, la prima. Tutti i villaggi, tutti i paesini e tutte le città hanno avuto dei dispersi e dei caduti nella prima guerra mondiale. Ma il vero protagonista è il mare in quanto è sempre presente ed è sempre presente l'isola in ogni pagina del romanzo. Leggere “Cielammare” all' Isola del Giglio sicuramente porterà il lettore indietro nel tempo facendogli vivere tutte le emozioni che si provavano a partire ed a ritornare dopo una guerra. Il lettore potrà rivivere la navigazione su barche a vela di legno, potrà rivivere la balneazione degli anni venti, ed il fascino di un amore perso e ritrovato sul mare e grazie al mare .
L` amore di una ragazza semplice, vissuto e consumato in mezzo al mare, fra gente semplice ma tragicamente distrutto da una leggerezza, commessa dal suo giovane amante che rimane ammaliato dalle bellezze e dalla raffinatezza di un altro mondo, quello continentale. Fra il mondo continentale e quello isolano vi è un confine insuperabile oltre il quale scompare ogni possibilità di ritorno. E chi si perde oltre questo confine finisce per assaporare l`amarezza di aver perduto la semplicità e la spontaneità. Oltre alla persona amata il personaggio crede di aver smarrito se stesso e nel ricercarla, vagando fra le miserie del continente, medita su se stesso, per ritrovarsi.
Le copertine sono state elaborate attorno a due dipinti di Caponi il cui contenuto rispecchia fedelissimamente la magia del romanzo. “Cielammare” ed il proseguo “Il Drappo Rosso”, sono quindi due libri da leggere all' Isola del Giglio, magari standosene seduti sugli scogli. Inoltre, quando sarete a passeggio per le vie del Castello, vi ritorneranno in mente le frasi del libro che riguardano un paese mite e felice che si avvia alla prima guerra mondiale.
Di jeyjey
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