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Recensione Lo scopo del volume-nonostante la sua disorganicita' e l'inconsueta attenzione prestata ad aspetti ben pochi rilevanti del percorso politico dei wobblies-e' quello di illustrare i principali aspetti politico-organizzativi e le modalita' operativa dell'IWW. Come e' noto il documento fondativo degli IWW risale al 1905 documento sottoscritto a Chicago-e dal quale emergono con chiarezza i propositi e la connotazione ideologica dei wobblies.Da un lato,l'ottica politica all'interno della quale viene interpretata la realta' sociale ed economica degli States e ' quella anarco-sindacalista risalente a Reed e alla Goldman in base alla quale la lotta di classe,la distruzione del capitalismo,l'abolizione del salario e il possesso dei mezzi di produzione costituivano le linee portanti di un autentico programma rivoluzionario;dall'altro lato gli attori sociali che si fecero interpreti di questo messaggio furono in prevalenza minatori,boscaioli,setaioli,siderurgici e cotonieri non pochi dei quali-fra l'altro- transfughi delusi e amareggiati da passate esperienze nel sindacalismo riformista del WFM e dell'ALU. A livello di strumentazione antagonista,i wobblies si servirono ora dello sciopero bianco-per esempio nel dicembre del 1906-ora dei soap box ora infine delle pubblicazioni quali l' Industrial worker e Solidarity entrambi fondati nel 1909. Nonostante l'indubbia efficacia conseguita nell'ottenere orari e salari piu' adeguati,le finalita' massimaliste non furono neppure lontanamente sfiorate sia a causa delle divisioni interne-tra fautori della linea di De Leon e quelli di St.John e Trautman-sia soprattutto per gli efficaci strumenti di repressione messi in atto dalla amministrazione americana durante la prima guerra mondiale(quali Il Selective service act e l'Espionage act) che nel giro di pochi anni-dal 1917 al 1919-liquidarono il sindacato. GAGLIANO GIUSEPPE Di prupitto
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