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Recensione Salvo Zappulla Un sogno è la trama di questo libro, ma è uno di quelli fatti a occhi aperti e anche se nasce da un intervento di Dante Alighieri che sveglia l’autore proponendogli di fare un viaggio con lui all’inferno si potrà constatare come il richiamo alla Divina Commedia sia un pretesto, il semplice supporto strutturale per dare vita a un’opera che è completamente diversa. Pagina dopo pagina ci si accorgerà, così, che quell’inferno, del tutto differente da quello creato da Dante, è purtroppo una realtà e corrisponde all’Italia contemporanea, popolata da peccatori di diverso livello che si trovano a loro agio nei vari gironi, più da considerarsi associazioni di categoria di delinquenti che delle vere e proprie sezioni in cui vengono inflitte le giuste punizioni. Quello che fa la differenza con altri libri che descrivono l’andazzo del nostro paese sta nell’ironia garbata dell’autore che riesce a fornirci un quadro d’insieme senza ricorrere a una satira sguaiata e spesso becera, senza far leva sulle caratteristiche fisiche o intellettuali dei personaggi, ma facendoci intuire chi siano con poche illuminanti parole. Più che ridere si sorride e in questo modo si riflette, un fattore determinante questo per accorgerci che in fin dei conti anche noi siamo parte di questo inferno, per lo più vittime consapevoli e spesso rassegnate. C’è tutto il nostro paese nell’ultimo mezzo secolo, dai giorni in cui è nata la democrazia all’epoca delle trame nere e rosse, fino ad adesso, con personaggi sotto gli occhi di tutti e ancora ben in auge. Insomma, E’ così che una vicenda surreale si trasforma piano piano nello specchio della realtà, insomma a un inferno, ma in terra. Scritto in modo assai accattivante, In viaggio con Dante all’inferno è un romanzo che si legge con piacere e che invita a riflettere sulla nostra situazione attuale. La lettura è quindi più che raccomandabile. Di Renzo.Montagnoli
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