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Recensione Piero Gaffuri

Piero Gaffuri

Una nave impazzita

Una nave impazzita è un omaggio al mare, all’acqua nella sua immensità, fonte di vita, ma anche di libertà, perché lì non vi sono confini, se non quelli naturali delle coste e allora perché non cercare di percorrere nuove rotte, senza piani di viaggio, ma così per caso, sotto l’effetto dell’ispirazione, alla ricerca di se stessi.


Piero Gaffuri è al tempo stesso nocchiero, viaggiatore, scafo, onda e perfino mare, è un odisseo che volontariamente rifugge il luogo di ogni giorno, la vita omologata per salpare per un lungo viaggio che gli faccia scoprire quanto di nascosto c’è in lui.


Sarà che amo tanto il mare, ma mi sono inebriato leggendo certi versi, ho aspirato aria salmastra, mi sono lasciato bagnare delle onde, ho cavalcato con i delfini, in poche parole sono entrato nella poetica dell’autore.


 


MARE


 


Quante volte


ho temuto di perdermi


nell’azzurro del cielo


ubriaco di sonno e sole.


Cosa avrei fatto


senza la forza nelle braccia,


i gomiti, i muscoli del corpo,


il collo, la spina dorsale?


Perché davanti a me


c’era sempre mare:


il vento sul viso


con la forza di un pugno,


il suo profumo,


di ragazza perfida e selvaggia,


il richiamo dell’acqua profonda


e i pesci, sfuggenti e misteriosi.


Lo so


e non voglio tentarvi.


So cosa significa,


ma lasciatemi andare,


libero, ancora.


 


Il mare, amico e nemico, il luogo ideale per un’evasione dal nostro guscio, conchiglie rinserrate nei simboli di una civiltà opprimente, mentre là, quell’immensa distesa, sempre mobile, ricca di vita, fa sognare la fuga verso un’isola inconscia che sappiamo esistere in noi, ma che la fretta del giorno ci nasconde.


E questo paradiso apparentemente perduto è la salvezza; basta che diamo una svolta a tutto, senza progetti, senza impegni, senza scadenze e, novelli olandesi volanti, prendiamo la via del mare, per tuffarci nella libertà, per ritornare a essere uomini.


Dotate di uno stile accattivante e particolarmente efficace, queste liriche si leggono con vero piacere e descrizioni, ambienti e paesaggi le ornano di uno sfondo quasi mistico.  


Una nave impazzita è un canto di libertà.


 


 

Di Renzo.Montagnoli

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