|
Scrittori presenti: 21025 Menu categorie Menu |
Recensione In questo lungo saggio di politologia anarcocapitalista,l'autore-docente di economia all'Universita' del Nevada e direttore del Journal of Libertarian Studies-porta alle estreme conseguenze le riflessioni rothbardiane soprattutto in relazione al raffronto tra democrazia e monarchia.Hoppe e' infatti convinto che sotto il profilo storico ed economico le monarchie siano preferibili rispetto alle democrazie il cui potere si e' dilatato a dismisura-determinando la nascita dei totalitarismi-soverchiando in modo assolutistico la liberta' economica attraverso la supremazia del diritto pubblico su quello privato.Al contrario,la valorizzazione della proprieta' privata portata alle estreme conseguenze, conduce inesorabilmente a individuare nella istituzione statale un nemico temibile che attraverso la tassazione-per esempio-deruba legalmente e quotidianamente il cittadino ma consente anche la valorizzazione da un lato del diritto privato che a propria volta conduce altresi' a sottolineare il valore della discriminazione economica e quindi della disuguaglianza-(poiche' rappresentano una conseguenza della capacita' imprenditoriale dei soggetti) e dall'altro lato consente di comprendere il valore fondante della famiglia vera e propria forza portante della societa'(ritenuta dall'autore un vero e proprio territorio neutrale al pari di una sede consolare).L'unica alternativa praticabile sembra essere per l'autore la secessione su lungo periodo-processo che porterebbe alla creazione di tante microcomunita' come quelle medioevali- e su breve periodo il boicottaggio del centralismo statalistico,la non collaborazione al potere decisionale dello stato e una capillare controinformazione antistatalistica finalizzata a persuadere la public opinion(sulla cui malleabilita' e stupidita' l'autore non esprime alcun dubbio) della nefandezza delle democrazie attuali. Di prupitto
|
Ora puoi inserire le news di zam.it sul tuo sito.
|