Scrittori presenti: 21095
Menu
|
|
Recensione Luigi Pirandello Il Fu Mattia Pascal.
La novità strutturale principale del "Fu Mattia Pascal" (FMP) è quella del narratore - protagonista, che ragiona sui suoi propri ricordi. Siamo ai primi anni del Novecento, l'Europa assiste alla acrisi dei principi positivistici e alla discussione della narrativa di tipo oggettivo. Molti giovani autori come Jajer, Boine, Slataper rifiutano il ilromanzo tradizionale proponendo miscugli di poesie e prosa, Pirandello usa ancora il meccanismo narrativo, modificandone tuttavia la struttura, dandogli un senso del tutto nuovo.
Pirandello nel FMP rielabora ai suoi fini materiale narrativo già impiegato in altre novelle e che riutilizzerà anche nel saggio L'umorismo (1909). Parte della materia del romanzo verrà reimpiegata anche in teatro - il suo genere preferito - soprattutto nella commedia campestre Liolà (1916) ove verrà ripresa la situazione del cap. IV del romanzo; Batta Malagna diventerà zio Simone, anche lui desideroso d'avere figli e, appena vedovo, sposo di una giovane... quasi Pirandello avesse a cuore alcune schemi narrativi pronti da applicare qualora le esigenze evocative le richiamassero ad una nuova esistenza. Ma non solo brani suoi gli servono: anche situazioni proposte da altri autori vanno bene allo scopo: la vicenda del Redivivo (1895) di De Marchi, gli spunti sull'ombra della Meravigliosa storia di Peter Schlemihl (1814) di von Chamisso, riflessioni ispirate da Les altérations de la personalité (1892) di Binet, ecc. tutto quanto può essere materiale grezzo da reimpastare nella spiente struttura narrativa pirandelliana.
La narrazione del FMP parte "dalla fine", secondo il procedimento del racconto retrospettivo. E' lo stesso protoganista che ripropone la sua strana storia, dalla quale si considera ormai estraneo: tale estraneità - ribadita nei primi due capitoli - viene riaffermata anche nel corso della narrazione, così che abbiamo in realtà "persone" diverse davanti a noi: Mattia Pascal nella prima parte, Adriano Meis nella seconda, e il "fu Mattia Pascal" nella terza.
Adriano Meis, la personalità costruita artificialmente per dare al personaggio nuova leggerezza e libertà, sarà distrutta quando ne verrà constatato il fallimento, e quindi il crollo anche di tutta la costruzione narrativa: simbolo del fallimento stesso del "romanzo di formazione" di ottoecentesca tradizione (gli stessi Promessi sposi ne possono costituire un esempio riuscito). Lungi dall'avere una maturazione, il protagonista del FMP sarà segno di un itinerario verso la distruzione e l'annientamento.
Alcuni autori contropongono anche la parte paesana e idillica del FMP con la parte metropolitana: le situazioni vissute in tale prospettiva sono in netta contrapposizione ed è proprio nelle seconde che il protagonista si sente come murato, anziché maturato.
Così l'apparato narrativo, stravolto e utilizzato per le sue finalità, ha commistioni con digressioni, che Pirandello usa nell'ottica della sua poetica sull'umorismo.
Ti piace la scrittura creativa, la poesia e parlare di letteratura? Perche' non vieni sul forum di zam per incontrare nuovi amici con la tua passione!
|
|
Ora puoi inserire le news di zam.it sul tuo sito. Pubblica le news
|