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Recensione Roger Martin du Gard Discorso al banchetto del Nobel del 1937
La presenza di così illustri persone insieme sotto il patrocinio di sua maestà, il principe incoronato, eleva le emozioni che provo a trovarmi qui ad ascoltare le parole di elogio che mi sono state rivolte.
Mi sento come un gufo, improvvisamente svegliato nel suo nido ed esposto alla luce del giorno, i cui occhi, abituati all'oscurità, sono acceccati dalla luce accecante.
Sono orgoglioso dell'eccezionale riconoscimento e della stima che l'accademia svedese mi ha insignito, ma non posso nascondere la mia sorpresa. Da quando ho sentito la vostra scelta ricadere su di me, mi ha sopraffatto, mi sono chiesto come interpretarla. . .
Continua in inglese su nobelprize.org
Traduzione di Beat Blue.
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