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Recensione Inviato speciale negli Usa per conto del Corsera in questo volume il noto giornalista italiano illustra con la usuale chiarezza e semplicita' alcuni aspetti-indubbiamente rilevanti-della galassia terroristica di Alqueda. Non c'e' dubbio che il web sia diventato oramai un vero e proprio campo di battaglia virtuale nel quale la cyberwarfare- da parte dell'integralismo musulmano alquedista- viene condotta con grande professionalita' ed efficacia.Se il modus operandi della controinformazione di Alqueda e' stato in parte ereditato da Hamas-ed in particolare fondamentale si rivela la influenza di Azzam su Bin Landen-pur tuttavia le tecniche messe in atto sono certamente originali.Infatti al di la'degli obiettivi soft colpiti dal terrorismo islamico secondo un approccio tradizionale-p.e. attraverso gli attacchi suicidi o attraverso la distruzione di infrastrtture civili critiche e al di la' della emulazione per contaminatio -effettuata per esempio in Algeria a partire dal 2006-la realizzazione di un network rizomatico sovranazionale ha permesso ad Al Queda di diffondersi rapidamente e in modo capillare ponendo enormi difficolta' alla intelligence occidentale.Difatti, sia i principali protagonisti del movimento alquedista -e fra questi Adam Gadahn esperto nella cyberwarfare,Abu Yahya elemento operativo,Mustafa Abu al Yarid esperto nel settore economico-sia le cellule terroristiche autonome o i raggruppamenti eversivi di affinita',hanno da un lato saputo valorizzare la componente femminile invogliandola nell'attuare attacchi suicidi e dall'altro lato sono stati in grado attraverso il web-e piu' precisamente attraverso siti come Al Farouq e il Global Islamic Media Front-- e le trasmissioni satellitari arabe di mettere in atto una ampia quanto valida campagna di controinformazione-all'insegna del piu' viscerale antiamericanismo e antisemitismo- e di reclutamento mettendo on line ora numerosi manuali di guerriglia,handbooks di pychological warfare ed anche dettagliate istruzione per l'uso di bombe sporche ora costruendo comunita' virtuali per fare proseliti o piu' semplicemente per mettere a punto strategie di azione di breve e lungo periodo.La stessa disponibilita' economica-oltre che realizzarsi atttraverso i consueti canali dellautofinanziamento,dei fondi arabi privati-ha potuto rinnovarsi proprio attraverso la violazione della privacy economica o attraverso l'investimento nel gioco d'azzardo on line. Le contromisure adottate dalla amministrazione americana sono apparse -all'autore-controproducenti e deleterie la' dove hanno posto l'enfasi su una soluzione di tipo tradizionale -quale la guerra offensiva- (alludiamo alla guerra in Iraq) e portatrice di gravi violazione dei diritti umani (alludiamo all'uso della tortura presso la base militare di Guatanamo) efficaci e degne di emulazione la' dove hanno trovato modo di attuarsi sottoforma di cyberwarfare attraverso il NCC,la NCSD della Homeland Security,il CC dello Strategic Command,attraverso specifiche disposizioni legislative quali il terrorist Surveillance Program della NSA ma sopratutto grazie l'iniziativa del commissario newyorchese Kelly che, con l'ausilio di un organismo specifico denominato NYPD ,ha saputo attuare un coordinamento informativo sovranazionale con le altre polizie nonostante le prevedibili resistenze del Pentagono e dell'Fbi.Ed e' proprio su questo percorso che le intelligence europee e' bene che procedano superando-la' dove sara' possibile-le reciproche rivalita' all'insegna della realizzazione di un fronte comune contro l'integralismo islamico oramai poliedrico e sfaccettato. Gagliano Giuseppe Di prupitto
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