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Recensione Marcela Serrano L'Albergo delle donne tristi è un bel romanzo sulla condizione della donna e sul rapporto con la solitudine in un mondo in cui ognuno stenta a ritrovare le proprie radici. In una delle quarantadue isole di cui è composto l'arcipelago di Chiloè nel sud del Cile, un posto magnifico di cui l'autrice riesce a farci cogliere i colori, i suoni ed i particolari odori in dettagliate descrizioni di paesaggi caratteristici e sicuramente inusuali soprattutto per noi europei, si trova un particolare “Albergo” dove per tre mesi consecutivi si ritrovano venti donne di età, estrazione e cultura diverse per condividere con le altre i propri drammi e sperare di ritrovare così la pace interiore. L'albergo è di proprietà di Elena, donna forte ed equilibrata che, pur essendo di estrazione ricca e borghese, della militanza politica di sinistra ha fatto la sua vita anche se poi se ne è allontanata. Medico, specializzata in psichiatria, dopo aver svolto per anni il lavoro nei consultori popolari ha poi deciso comunque di continuare ad aiutare le donne più indifese. Elena seleziona le sue “ospiti” (che non vengono mai chiamate né pazienti , né clienti) tenendo solo conto delle sofferenze patite e non guarda mai né la provenienza geografica né lo status sociale nè la posizione economica procedendo essa stessa con i propri fondi per quelle che non possono pagare. Il suo obiettivo è guarirle non cambiarle fornendo loro aiuto e consolazione senza giudizi o rimproveri. L'inoperosità nella casa è vietata per evitare la depressione e ogni ora è scandita da qualcosa da fare: lavori manuali, ginnastica, passeggiate con molta attenzione verso la natura, ora di silenzio serale, conversazioni di gruppo e individuali. Spirito comunitario, vita di gruppo, solidarietà femminile questi sono i motti di Elena. Qui si può stare sole sapendo di essere sempre in compagnia. Una delle ospiti dell'albergo è Floreana. La morte della sorella Dulce, l'ennesimo fallimento amoroso, la poca autostima che ha sempre avuto di sé, pur essendo un'affermata storica, hanno indotto Floreana a trovare rifugio all'albergo di Elena il DOLCE RIFUGIO DELL'ANIMA dove le donne abbandonano la loro tristezza e tornano a sorridere. Le ospiti dell'albergo lungo il percorso del romanzo raccontano in modo spontaneo e complice le loro storie fatte di sogni irrealizzati, affetti ormai estranei, amori autolesionistici o impossibili senza aspettarsi mai da parte delle altre giudizi o rimproveri ma anzi sicure di essere sempre comprese ed accettate per quello che sono. Belli i dialoghi fra le donne. Le chiacchierate sono dolci e intime e rivelano una confidenza insperata dovuta forse al clima di intimità che si crea nell'albergo dove i problemi reali sembrano lontani. Le ospiti che arrivano all'albergo sono donne che hanno deciso di non fare più da padri ai loro mariti o di essere da questi considerate come figlie e sono invece andate alla ricerca di un rapporto paritario dal quale sono uscite però emotivamente ferite in preda ad una grande solitudine. Il sogno di tutte le donne era quello di raggiungere maggiore felicità dopo aver ottenuto più spazio e riconoscimenti ma le cose non sono andate così: gli uomini si sono sentiti minacciati dal senso di indipendenza delle donne provocando in loro il rifiuto di amare ed in molti casi sono stati spinti ad abbandonare le loro compagne. Floreana, è chiamata molto spesso nel libro ad interrogarsi sul significato dell'amore. Un sentimento da cui non si può prescindere, il motore attorno a cui tutto ruota e senza il quale si fermerebbe la vita stessa. Ma è tuttavia facile constatare come oggi l'uomo e la donna abbiano paura di tale sentimento e preferiscano vivere solo l'amore fisico rifugiandosi in quello che più volte nel libro viene definito come “disamore”. Nel romanzo compaiono anche due personaggi maschili il Dott. Flavian, ed il giovane nipote Pedro scrittore di libri erotici. A loro spetta il compito di descrivere l'altra faccia della medaglia e di esprimere il punto di vista maschile nei rapporti fra uomo e donna. Fra Flaviàn e Floreana inizierà un difficile rapporto fatto di un intrigo di sentimenti. Lui forte e refrattario all'amore, rifiuterà il solito rapporto di coppia che ormai lo ha deluso troppe volte. Lei fragile e al contempo scottata da rapporti sbagliati ma anche consapevole delle insidie che un uomo del genere potrebbe nascondere viene attratta da un uomo che pur non volendolo riconoscere ha ancora dentro di sé una grande potenzialità affettiva. Alla fine quando tutto sembra perduto, in modo forse troppo scontato, in loro trionferà la passione e Floreana troverà il coraggio di rituffarsi in un nuovo rapporto consapevole ormai che l'unico posto a cui può essere dato il nome di patria è il luogo in cui non si sente freddo.
A cura di Tania Maffei Di 9gatti
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