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Recensione Salvatore Paci Qualche tempo fa, girovagando tra i vari siti, forum, librerie online, mi sono imbattuto in una serie di recensioni che hanno attirato la mia attenzione e la mia curiosità. Si parlava di Biglietto di andata e ritorno di un certo Salvatore Paci. Non sono solito comprare libri online e se lo faccio non vorrei dovermene pentire subito dopo l’arrivo del pacco. Ecco perché ho cercato di andare a fondo ed ho contattato alcuni lettori che avevano scritto una recensione su questo libro. I loro commenti sono stati entusiastici ed uno di loro addirittura mi ha consigliato di leggere le prime pagine del libro direttamente dal sito ufficiale. Devo confessare che la lettura è stata piacevolissima sin dalle prime pagine. Si inizia da un incubo (e questo lo posso scrivere in quanto è già citato nella sinossi) e si passa alla descrizione della vita di Antonio, un uomo come tanti altri che pagina dopo pagina diventa amico del lettore. Ah, dimenticavo: il libro è scritto in prima persona e forse proprio per questo motivo si entra subito in sintonia con il protagonista della storia. Il libro a poco a poco passa da uno stile lento e misterioso ad uno più vivo ed incalzante. Le ultime pagine sono di una velocità impressionante e le leggi tutto d’un fiato. Il passaggio dallo studio di alcuni enigmi all’azione vera e propria è graduale. Giusto il tempo per familiarizzare con Antonio, Roberta e le loro abitudini. Abitudini che vengono stravolte da una serie di eventi che a prima vista sembrerebbero inspiegabili. Se pensate di trovarvi davanti ad un thriller “improbabile – per niente verosimile” vi sbagliate di grosso. Leggendo il libro vi ritroverete a passeggiare nelle vie di una città con Antonio e successivamente nei suoi cunicoli trasudanti di una storia inenarrabile, costretti a risolvere enigma dopo enigma per salvare la pelle. Il finale poi… Ci sono libri il cui finale è prevedibile. Altri nei quali è sì imprevedibile ma improbabile, perché tutto ad un tratto l’autore tira fuori qualcosa che… non ci convince per niente. Qui ogni cosa ha una sua ragione di esistere. Ogni particolare, ogni cosa scritta tra queste pagine ha la sua importanza. Non riesco ad inquadrare questo autore tra quelli più conosciuti. Lo stile è sui generis però bello, intrigante, in alcuni passi sconvolgente. Essendo stato scritto in prima persona non mancano i sentimenti, le passioni, magistralmente descritte da questo autore. E’ un libro che consiglio a tutti di leggere. Di marione
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