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Recensione Andrea Saviano Il romanzo m’è piaciuto molto. La lettura è stata scorrevole e gradevole, a tratti molto divertente. Dopo un inizio quasi banale la “virata” verso il paradossale mi ha piacevolmente colpito: la stessa scelta dei nomi dei protagonisti mi ha strappato sorrisi e qualche franca risata, l’argomento del confronto fra i sessi da una prospettiva così stravagante mi ha indotto a leggere il libro quasi tutto d’un fiato, con una viva curiosità di sapere come lo scambio sarebbe avvenuto e in che modo i due protagonisti principali l’avrebbero vissuto e affrontato. “Nei panni di mia moglie” s’è rivelato un romanzo con una trama valida, seppur bizzarra, e coerente, non intrecciata a trame secondarie, ma non per questo monotona. Una storia strutturata secondo le classiche categorie spazio temporali dell'inizio, sviluppo e conclusione, senza flash back o richiami al futuro che ingarbuglierebbero una matassa già fin troppo complessa a causa del difficile argomento trattato. I personaggi sono ben tratteggiati fin dall’inizio, senza eccessive ed esplicite descrizioni. Sono “immaginabili” attraverso il loro modo di parlare e di agire, metodo che consente al lettore un maggiore margine di libertà nell’appropriarsi del personaggio stesso e, spesso, affezionarcisi. Anche i personaggi di contorno risaltano, nella loro unicità: il “professore” fa sorridere, ma non è difficile immaginare chiunque, di fronte a lui, pendere da quelle sue labbra strette attorno alla pipa e dalle sue parole al tempo stesso semplici e sagge. Sibilla è una macchietta, ma il suo decolletè generosamente esibito e quel sedere pieno che sembra dire “toccami”, ne fanno un ritratto più eloquente di molte accurate descrizioni. Lo stile è acuto, disincantato, a tratti volutamente ingenuo, una miscela molto accattivante, condita da ironia e pizzichi di tenerezza. Un mix che, di solito, è molto difficile da ottenere, ma di notevole effetto e perciò invogliante. Il punto di vista è, apparentemente, unico: è il protagonista maschile a parlare, ma il “filo d’Arianna” del libro, lo scambio anche fisico dei sessi, gli consente d’aprire molte finestre anche sul punto di vista della protagonista femminile, con esiti spesso esilaranti. L’ambientazione è piuttosto vaga ma sufficiente: giorni nostri, vita moderna, poche necessarie descrizioni che non ingombrano il campo, non annoiano e definiscono chiaramente i vari ambiti in cui i personaggi, vero fulcro del romanzo, si muovono. Il tempo della narrazione è continuo, come già detto, procede dall’inizio alla fine con fluidità, aiutando il lettore nell'insolito compito di “mettersi nei panni” di lui che “si mette nei panni” di lei. Il linguaggio è semplice, ma non povero. Un bel libro, divertente e originale. Un argomento di notevole attualità, affrontato con fantasia e indubbia perizia, specie in relazione agli aspetti psicologici dello scambio di genere sessuale. Concludendo: i miei vivi complimenti all'autore, per aver avuto il coraggio di affrontare un argomento così attuale e dibattuto da un punto di vista tanto originale e creativo, nonché per averlo saputo fare senza cadere nel rischio di sembrare ridicolo. Di Nordio Roberto
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