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Recensione ANNA BURGIO Anna Burgio, SERAFINA, Città Del Sole edizioni, Reggio Calabria 2007 Se leggete un libro per provare delle emozioni, "Serafina" vi piacerà molto. E vi piacerà se lo leggete per rivivere il passato. Leggere Serafina, dunque, è leggere una storia qualunque, ma anche La Storia, quella vera, di tutti i giorni, quella della quale anche noi facciamo parte. Anna Burgio accosta la sua vita a quella di Serafina ed esplicita il legame che le lega: un legame fatto di pensieri, di sensazioni e di affetto. E ci permette di partecipare a quell’incontro di anime, in un certo senso accostando anche la nostra. Ecco l’incipit del romanzo “Sono nata il 21 dicembre del 1908. Il mio paese si chiama Racalmuto, si trova all’estremo Meridione della meridionalissima Sicilia. Ho ricordi di fame, di miseria, di caldo, di navi grandi per l’America, e di dolore. Adesso so, ricordo, discerno, e racconto. Mi chiamo Serafina Farrauto, e sono morta di parto”. Si entra nella vita, nel cuore di Serafina e si vive con lei oltre la sua morte. Quando avrete terminato il libro, anche voi saprete che Serafina è vissuta. Di Trifoglio
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