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Recensione Heidi Dall Il Delfino del Maharbal
L'avevo comprato come regalo di Natale per un'amica e invece, leggi una pagina oggi, un'altra domani, alla fine, ho deciso di tenermelo e gustarmelo con calma. La mia amica, per ora, può aspettare. C'è sempre il compleanno...
Il Delfino del Maharbal è un romanzo dalla struttura e dai contenuti spiazzanti, che non definirei proprio fantasy, perché ha delle caratteristiche che non si inseriscono in nessun filone particolare. Più che altro lo vedrei bene nel più generale fantastico. Per far capire questo, basta dire che protagonisti ogni tanto si prendono una pausa dalla missione e fanno salotto allegramente, mentre le protagoniste non sono certamente guerriere. Naturalmente sanno farsi valere, ma sono dolci e sensuali, molto femminili, e talvolta anche disponibili, ma sempre con una certa discrezione. I comprimari, e questi sono un pezzo forte del libro, sono un campionario divertentissimo della varia umanità che può offrire la nostra specie: uno per tutti, Epicarmo il Cavillatore.
Per l'ambientazione, direi che è tutta un susseguirsi di giardini incantati, pozzi magici, lande desolate, castelli che appaiono giusto per attirare i malcapitati in trappola, boschi terrificanti ... e ogni luogo nasconde qualche insidia.
L'inizio, invece, è un po' al ralenti, come un film di Sergio Leone. A qualcuno, di conseguenza, il primo capitolo potrebbe sembrare lento. Avendo però un minimo di pazienza, ci si accorge che in realtà trasmette l'impressione che qualcosa stia per accadere e la calma delle prime pagine prepara lo scatenarsi delle mille avventure che successivamente prendono il via. Appena l'autrice ha messo sul piatto tutte le informazioni necessarie per inquadrare la vicenda e i personaggi principali, ecco scatenarsi il concerto.
Come lettura non mi sembra certamente pensata per dei giovani ragazzini, sia per lo stile della scrittura, più elegante e complesso rispetto alla media, sia per il genere di situazioni e di sentimenti che vengono messi in gioco e approfonditi. In ogni caso è una storia ritmata e vivace, dove non c'è solo l'azione, ma, per mille rivoli, si alternano e si aggrovigliano un'infinità di vicende. Risvolti lieti e tristi, drammi personali, intrighi di corte,inseguimenti e fughe rocambolesche, battaglie e trovate molto, molto buffe. E' un libro che mantiene quello che promette e che fino all'ultima riga stuzzica la voglia di scoprire come andrà a finire la storia dell'Armilla.
Di Oronzy
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