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Recensione Ellen Byerrum Killer hair
Lacey Smithsonian è una redattrice moda per l’“Eye Street Observer” di Washington. Le sue rubriche "Graffi e Griffe" e "I crimini della moda" analizzano l’universo dell’eleganza e del gusto. La giovane giornalista, abbigliata con vestitini stile anni 40 ricavati da cartamodelli sortiti dal baule di una vecchia zia, si trova ad investigare, per volere di una vecchia amica, su un caso di suicidio avvenuto in un salone di bellezza della famosa catena-coiffeur per dive del jetset, Styletto.
Stella, la pittoresca amica parrucchiera con i capelli a spazzola e gli strizzatissimi corpetti di pelle, coinvolge la giornalista in un’indagine apparentemente impossibile...dimostrare che la morte della collega Angie, classificata come suicidio, è in realtà un caso di omicidio. L’indizio principe? La testa della vittima, giovane promessa dell’hairstyling, si presentava completamente e disastrosamente rasata. Un taglio di capelli inadeguato è da considerarsi a tutti gli effetti un crimine? Per la nostra eroina, certamente si. La dolce e garbata Angie, orgogliosa dei suoi vaporosi boccoli biondi non si sarebbe mai tosata in quel modo, di conseguenza qualcuno doveva necessariamente averle tagliato i capelli contro la sua volontà.
Lacey, tanto imbranata quanto volonterosa, s’impegnerà per sbrogliare le contraddizioni del caso, anche se scettica sull’ipotesi d’omicidio.
La vicenda si complicherà quando un’altro omicidio, con le stesse modalità esecutive, si verificherà nei saloni Styletto, e quando la stessa Lacey verrà aggredita da uno sconosciuto.
Ed ecco che la nostra eroica redattrice moda si trova a doversi cimentare con il giornalismo investigativo. Altri due omicidi adombreranno la catena di Styletto, ma l’arguzia di Lacey permetterà all’FBI di risolvere il caso (non senza aver messo a repentaglio la propria vita).
D’altronde, non va dimenticato che un salone di bellezza è una sorta d’armeria femminile: rasoi, forbici affilate, lime da unghie, solventi per tinture, ferri arricciacapelli roventi e recipienti sotto pressione. Nessuno meglio di una donna vanitosa sa difendersi con gli strumenti che la rendono gradevole all’occhio maschile.
Il frasario semplice della Byerrum coinvolge anche il più svogliato lettore, facendo leva soprattutto su epidemici picchi di comicità e ironia. Un giallo che vi saprà far sorridere, una vicenda che si costruirà su fatti sempre più convincenti, che vi farà sospettare di tutti, poi di nessuno e infine, vi rivelerà il colpevole.
Un uomo, ovviamente: in un mondo di donne, chi non sa salvaguardarsi da una pinzetta per sopracciglia, è perduto.
Di Alice Peruzzo
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