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Recensione Glauco Silvestri 31 ottobre
Lo stile è fresco, giovane e contemporaneo. Sullo sfondo omicidi efferati ed inspiegabili.
L’autore tesse la trama di un giallo e crea un racconto gradevole, adatto anche a chi preferisce storie d’altro genere.
Bologna è la città dove avvengono gli omicidi, tutti consumati nell’arco di 24 ore. Le vittime sono giovani uccisi il 31 ottobre.
L’intreccio è originale e fantasioso, perché prende spunto dalla leggenda di Halloween.
Indagano un tenente ed un’attraente poliziotta, affiatati e brillanti nel loro modo di agire.
Il lettore simpatizza subito con entrambi ed immagina che, prima della fine della storia, i due divengano amanti.
Silvestri, ha la dote di non abbassare mai il ritmo della storia ed intriga il lettore, bloccandolo alle pagine lette con curiosità ed un lieve sorriso sulle labbra.
Non è il solito giallo, dicevo all’inizio, è una storia intrecciata di logica e magia, mistero e incredulità, fatti e sogni.
Non posso svelare l’arcano, è ovvio, ma posso dire che, nella storia, la suggestione la fa da padrona. L’intelligenza si china all’oscuro mondo dell’irrazionale, come un velo che acceca ed impedisce di analizzare gli eventi.
C’è un pizzico di frizzante sensualità e d’allegria che si mescola al dramma che ha colpito l’antica città di Bologna, rendendo piacevole il tutto.
Di Stella Cadente
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