Valerio Manfredi Recensione L'ultima legione

Da appassionata fan dello scrittore modenese, avevo letto L'ultima legione appena uscito, ma prima di andare a vedere il film ho voluto rileggerlo e ho fatto bene, perchè l'ho apprezzato ancora di più. Il protagonista, Aurelio, è semplicemente grandioso: ricco di valori e di ideali in un momento storico così complesso e avvincente come il periodo della caduta dell'Impero di Roma. Tutto il libro è pervaso dalle ombre che si allungano a coprire un mondo ormai al collasso e,proprio perchè consapevole di ciò, Aurelio è tanto determinato a lottare per contrastare la fine di ciò per cui ha vissuto e lottato. Personalmente ho trovato, purtroppo, molte analogie con la nostra epoca e con quanto stiamo vivendo: anche noi assistiamo al collasso di un mondo, la civiltà occidentale,ma senza che ci siano a tentare di opporvisi degli Aurelio, anzi ci si butta nelle braccia della globalizzazione, dell'omologazione, favorendo così la perdita di quell'identità che per l'eroe romano era ragione di vita.
Un consiglio a chi ha amato il romanzo: potete anche perdervi il film, perchè ha completamente snaturato il messaggio del libro, riducendo la storia ad una melensa riproposizione della leggenda di re Artù, che, indubbiamente nel libro è presente ma non ne è il contenuto fondamentale o prioritario.
Ancora una volta, quindi, libro batte cinema.

Valerio Manfredi

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