Recensione Davide Martini 49 Gol Spettacolari
Il primo romanzo di Davide Martini è un classico romanzo di formazione, e qui risiede la sua particolarità: non sono molte le opere in Italia che trattano della tematica adolescenziale con la freschezza dello sguardo di chi, per quella fase, ci è passato da poco, riuscendo al tempo stesso a non scivolare nello scontato, nello stereotipo o nella superficialità di così tanta letteratura “teen” di questi ultimi anni.
Quella che potrebbe essere una “banale” storiella d’amore tra due adolescenti, finisce invece per assumere i contorni di un’analisi spassionata della maturazione di Lorenzo, il protagonista.
La copertina riporta la seguente frase:
Lorenzo è fra gli studenti più appassionati e preparati di un liceo in un’imprecisata città di provincia del centro Italia. Intorno a lui il gruppo di amici affiatati. Arriva il primo giorno di scuola dell’ultimo anno e in classe si presenta un nuovo ragazzo, Riccardo. Attraente, spigliato, appassionato di calcio, attira subito l’attenzione delle ragazze e in particolare di Giulia, l’amica di Lorenzo con cui sembra imbastire un piccolo flirt. Ma in realtà è tutta una messa in scena perché Riccardo è gay e sa di esserlo. Presto Riccardo cercherà di avvicinarsi a Lorenzo che comincia a vivere un certo disagio e la consapevolezza di essere attratto da Riccardo. Scoppia l’amore fra loro, ma non tutto è così semplice. Riccardo, infatti, nasconde qualcosa…
Il racconto sincero e spontaneo della vita che circonda i personaggi negli ultimi mesi prima dell’esame di maturità, ha come sfondo uno spaccato di quella società italiana provinciale, piccolo borghese, in cui si alternano alcuni stereotipi “da gioventù maledetta”1, assieme a momenti di vera e propria freschezza sia nei personaggi che nelle situazioni.
Certo, siamo ancora lontani dalla letteratura d’oltre oceano dove il romanzo di formazione ha anche l’ambizione quasi pedagogica di insegnare qualcosa. Se qualcosa si impara da questo romanzo è la ancora profonda arretratezza della nostra cultura2. Del resto l’itinerario di Lorenzo sembra emblematicamente descrivere proprio la “storia” di molti italiani: E io cos’ero? Ero uno che stava cercando la sua strada, come gli altri. Con la differenza che io partivo dall’azione cattolica e dovevo arrivare al gay pride!3.
In definitiva, un testo piacevolmente fresco, in cui lo stile quasi giallistico dell’autore intrattiene piacevolmente il lettore fino alla fine. Assolutamente un buon inizio.
Recensione disponibile anche sul mio blog
Di scaredda
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