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Recensione Eva Ibbotson La Stella di Kazan
In questo libro l'aurice, Eva Ibbotson, si stacca dal argomento streghe(alcuni esempi: Miss Strega, Steghe stregate,...) e da quello fantasmi (alcuni esempi: fantasmi d'asporto, Passaggio segreto al binario 13,...) per dedicarsi alla storia di una bambina abbandonata dalla madre.
La bambina in questione si chiama Annika ed è stata trovata durante una gita in montagna da Ellie e Singrid, rispettivamente cuoca e cameriera presso la casa di tre professori, in una piccola chiesetta di montagna con solo un bigliettino:
"Vi prego siate buone con la mia piccolina eportatel a Vienna dalle suore"
Loro, però, decidono, dopo il permesso dei professori, a prendersene cura con tanto amore.
Annika cresce in una città che adora(sono tante le descrizioni su Vienna e sul imperatore Francesco Giuseppe) accanto ai cavalli Lipizzani (un tipo straordinario di cavalli) con Ellie Sigrid che le vogliono tanto bene e con molti amici. In fin dei conti è stata una bambina fortunata e, anche i lavori che svolgeva per i professori non le pesavano perchè li consideraa come degli zii.
Ma lei sognava ogni sera prima di dormire sua madre vestita in modo elegante che si presentava e chiamava :
"Dov'è la mia bambina?"
La sua vita viene rallegrata da vecchia signora che le mosta i suoi gioielli e, dai lì la sua calma e tranquilla vita viene scossa da una signora aristrocatica assetata di denaro, un cavallo di nome Rocco e dallo stalliere Zed, da una grande tenuta di nome Spittal, da un cane di nome Ettore, da una scuola-prigione, dalla scivolata di un arpa, ...
Un libro da leggere con calma, senza fretta e da gustarne ogni singola parola.
Di AMpreka
Di AMPreka
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