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Recensione Sebastiano Fusco Storia del Necronomicon
Il Necronomicon è considerato un vero e proprio “libro maledetto”. Ufficialmente è stato riportato da H. P. Lovecraft che avrebbe ripreso da uno poeta arabo folle di nome Abdul Alhazred. In realtà, molti studiosi lo associano alla fantasia sfrenata dello scrittore di Providence e, nonostante quindi per molti il Necronomicon non sia mai realmente esistito come opera di potente magia evocatoria, esso continua a ispirare gruppi e moltitudini di persone, non solo i fan di Lovecraft, ma anche veri e propri studiosi che vi rinvengono un simbolismo esoterico compatto e in grado di rievocare presenze oscure.
Sebastiano Fusco è un noto giornalista e ricercatore che ha collaborato e scritto per diverse testate giornalistiche, soprattutto di tipo scientifico, ma opera anche moltissimo nel settore del mistero, del fantasy e dell’occulto. La sua capacità analitica è in grado di smembrare con cura quasi chirurgica i libri che prende in considerazione e di far emergere aspetti dai più non riconosciuti o semplicemente intuiti. Fusco è anche il più noto studioso di Lovecraft di tutta Italia, e su di lui ha svolto diverse conferenze e molteplici seminari.
Questo suo libro, edito dalla Venexia Editrice, è il risultato di uno studio attento e capillare del testo di Lovecraft. Egli schernisce coloro che credono ciecamente e in modo quasi fideistico alla veridicità del Necronomicon, ma allo stesso tempo afferma di credere che esso sia tutt'altro che inesistente. Dipende da come lo si considera...
Nel primo capitolo interpreta la vita di Lovecraft in modo inusuale, dado particolare spazio alla personalità dello scrittore e alla sua natura fantasiosa e intrinsecamente immaginifica. Accompagna il lettore, inoltre, con il ricorso a note a piè di pagina in cui fornisce strumenti di interpretazione dei concetti chiave della storia del Necronomicon. Si sofferma sulll’etimologia del presunto titolo originario del Necronomicon (Al Azif – azif), su quella del nome Abdul Alhazred, e su quella stessa di Necronomicon. Rileva con incredibile abilità scientifica l'humus socio-culturale in cui è nato Lovecraft, cosa che va a dare rilievo e significato alle scelte simboliche e e iconografiche dello scrittore di Providence. Riporta documenti, citazioni e fonti storico-letterarie che si intersecano in una struttura complessa e "importante", di forte e intenso impatto critico, in cui il Necronomicon viene letteralmente sezionato in ogni sua parte e in ogni suo senso, senza mai alzare quel velo di mistero che ne ha fatto un vero e proprio mito. Fusco riesce perfino a raccogliere le lettere "fantastiche" e fantasiose di Lovecraft, rimandandoci l'immagine di uno scrittore dall'animo irrequieto e mai banale, che si spingeva spesso oltre i suoi stessi limiti e che fece trapelare tra le righe la sua passione e conoscenza di arti occulte ed esoteriche. I libri che Lovecraft cita come costituenti la sua biblioteca di riferimento per la sua opera vengono analizzati e sottoposti allo sguardo indagatore di Fusco, che ne svela l'effettiva esistenza e/o la finzione letteraria frutto di Lovecraft e di autori a lui precedenti. Perfino i falsi Necronomicon che sono in circolazione vengono analizzati dall'autore di questo complesso e compatto saggio, nel tentativo non di smitizzare la grande opera letteraria, ma di permetterle di affiorare secondo la sua vera e precisa fisionomia.
Tutto è impreziosito dalle bellissime immagini, dalle tavole e dalle riproduzioni degli scritti originali di Lovecraft.
Un libro davvero intrigante, questo di Fusco, alleggerito dal suo senso dell'humor, centellinato con equilibrio e accompagnato dallo sguardo di un vero e proprio scienziato della letteratura lovecraftiana.
Di stregaceltica
Di stregaceltica
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