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Recensione Viviamo un'epoca in cui molte cose stanno cambiando, a partire dagli eventi politici e mondiali che sembrano dare una sferzata alle credenze di sempre e mettere spesso in crisi le credenze del mondo occidentale, ai cambiamenti nella sfera spirituale dell'umano. Infine, ma non per ultimo, il ritorno alla ribalta delle donne, con atteggiamenti forse più smussati rispetto a quelli delle loro madri femministe, ma più combattive e guerriere che mai nel recuperare il loro ruolo nella società. In questo contesto nasce "Oscure madri splendenti", un saggio di una ben nota scrittrice e ricercatrice del femminile: Luciana Percovich. Le "oscure madri splendenti" della scrittrice sono valkirie, guerriere celtiche, giovani eroine del mondo sumero, madri divine. Il libro ripercorre, indietro nel tempo, la storia delle donne e le loro diverse sfaccettature nei secoli di evoluzione sociale, religiosa, psicologica ecc. L'autrice si interroga sulle radici delle religioni storiche che hanno finito con l'arginare il potere delle donne. Per quale motivo è avvenuto ciò e, soprattutto, qual è il momento esatto in cui c'è stata la scissione tra maschile e femminile? Una scissione netta, tutta appannaggio di un mondo maschile. In tempi antichi il maschile e il femminile collaboravano, sia pure in spazi ben delimitati e diversi tra loro. La donna, archetipo di profondità, oscurità, umidità, del grembo materno che genera e porta alla luce del sole - il maschile - la vita, viene quindi narrata da Luciana Percovich attraverso percorsi ben definiti, che spaziano nel tempo e nello spazio: dagli angoli del mondo orientale (India, Iran, Egitto) a quelli del mondo occidentale (i Celti, le tribù d'Australia, le valkirie e le donne guerriere dei mari del Nord), il racconto della donna, nelle sue molteplici sfumature e nei suoi molteplici ruoli, si snoda in modo quasi fiabesco. Vengono recuperati gli antichi miti, le leggende, le religiosità di un mondo sommerso, ma mai andato perduto, fino alle ultime pagine - la postfazione -, in cui la scrittrice traccia uno splendido ritratto delle oscure madri splendenti di oggi, eredità per un mondo futuro in cui le barriere tra maschile e femminile verranno scavalcate e i due mondi, ci si augura, si congiungeranno. Siamo avviati al recupero, per la donna, del proprio sé e del proprio valore. Di P.K.
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