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Recensione Sepher Yetzirah, il libro della formazione
Era da parecchio tempo che mi ripromettevo di leggere un libro - che però fosse "serio" - di Quabbalah. E' un sapere che mi ha affascinata fin da piccola, rispetto alla quale mi sono però sempre sentita "impotente" e incapace a carpirne i concetti base, figuriamoci quelli più avanzati...
Poi, girando in Internet, mi è capitato di leggere qualche recensione positiva a questo bel libro di un Cabalista di fama mondiale. Inutile dire, che Goerges Lahy non scrive della Cabala "commerciale", quella legata ai sogni e al lotto, ma della Quabbalah vera (Cabala è la versione italianizzata del termine): quella forma di antica conoscenza che porta a studiare la Bibbia e a svelarne significati nascosti. La Quabbalah si fonda su alcuni libri molto importanti, tra cui lo Zohar e, appunto, il Sepher Yetzirah.
Quello che pubblica la casa editrice Venexia, è un libro che raccoglie le quattro traduzioni principali del testo (di due c'è anche il testo a fronte in ebraico) provviste di un lunghissimo commento, verso per verso, da parte dell'autore!
Devo dire che sono rimasta meravigliata nel leggere questo libro: all'inizio, quando ho letto semplicemente i versi del Sepher, ho sentito la forza e il potere intrinseco alle parole qui contenute, dal sapore antico ma allo stesso tempo universale. Pur non comprendendo bene il signifcato di ciò che leggevo (mi mancavano gli strumenti di interpretazione) restavo scossa da ciò che leggevo: qualcosa si insinuava nella mia mente e si faceva spazio.
Ho deciso solo in seguito di passare alla lettura del commento di Lahy. E qui mi sono resa conto di come alcune mie intuizioni sui concetti del testo fossero giuste e altre andavano approfondite! E' così che l'autore passa a spiegare le nozioni preliminari di Quabbalah, man mano approfondite ed estese: le 32 vie della saggezza (delle quali, per ognuna, indica il significato e le caratteristiche principali), il concetto di Ein Sof (soffio divino), delle Sephiroth (che prende in considerazione una alla volta e poi in un discorso generico in cui ognuna ha una determinata collocazione), i simboli, illustra i legami che uniscono Alchimia e Quabbalah, la spiegazione delle origini della vita, etc. Tutto seguendo pedissequamente i versi delle versioni del Sepher da lui prese in considerazione.
Il linguaggio del libro è, cosa importantissima, scientifico (nel senso di attento, indagatore, che sviscera e sminuzza i concetti espressi, fino ai minimi termini) e semplice al tempo stesso (diretto e profondamente esplicativo), parla direttamente al cuore del profano e lo guida nelle viscere e nei meandri oscuri di questa materia tanto intrigante quanto composita. Le strutture fondamentali della Quabbalah vengono smontate ad una ad una, in modo che un lettore alle prime armi sappia cogliere gli strumenti di interpretazione adatti per continuare nella lettura del libro (e per affrontare quella di altri importanti testi di Quabbalah).
Alla fine della lettura di questo libro - che richiede sicuramente un approccio equilibrato al testo, dettato dalla consapevolezza che la verità insita in queste parole è applicabile a tutti, ma ognuno la trova individualmente e coi propri mezzi - permangono sensazioni nuove dentro di sé e un immenso desiderio di continuare a conoscere questa meravigliosa sapienza che è la Quabbalah.
Di Pamy2007
Di pamy2007
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