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Recensione Matteo Oliviero La Nube grigia - Recensione
La Nube grigia è un romanzo che affronta, con determinazione e sicurezza,un’analisi introspettiva dell’animo umano e una forte descrizione esterna dei cambiamenti che rendono l’uomo vulnerabile e reattivo.
La Nube grigia si riferisce a qualsiasi evento,esterno o interno che può determinare profondi cambiamenti nella vita dell’uomo.Si parla di nube per indicare l’inesistenza di una forma chiara e definita di ciò che potrebbe determinare la reazione di un’apparente calma di cui gode la vita di ogni uomo.
La nube grigia, come una vera nuvola di pioggia,ha due fonti d’esistenza.Uno è la sorte,il destino,un evento naturale e meccanico come l’evaporazione dell’acqua dal mare e la sua trasformazione in nuvola.L’altro è l’uomo stesso,l’industria,lo smog,il fumo che si tramutano in una nube,una nube creata dall’uomo stesso,nella propria mente o dalle sue mani.
Il libro viene scisso in due messaggi,due storie ben distinte,una narrata tra la prefazione e la postfazione del libro,l’altra è il libro stesso,la trama del romanzo.
Il primo netto messaggio che può saltare all’occhio è rappresentato dai quesiti che ogni uomo si pone della propria e della vita degli altri.L’importanza del nome,della posizione, della qualsivoglia ricchezza creata o immaginata,che prende la forma della tela di un ragno,dalla quale sembra impossibile riuscire a liberarsi, contro chi gode o soffre della mancanza di tutto ciò.
Questa è la storia,costruita intorno ad una serie di flashback,di un ragazzo che lotta con tutte le sue forze contro la sua “Nube grigia”.
Matteo Oliviero
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