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Recensione Pietro Grossi “Non importa dove siano, non importa cosa stiano facendo, non importa cosa ci sia d’intorno, bastano a se stessi. Nella buona e nella cattiva sorte, nel caos o nella pace si portano dietro il loro mondo e con esso vagano su questa Terra infida. Quando dove e come ne verranno a conoscenza nessuno lo può dire. Amano il mondo e lo disprezzano come tale. Grandi loro, grandi le loro contraddizioni”. Nella sua opera prima il giovane autore racconta con prosa artificiosa e contorta, solo a tratti scorrevole, le vicende di quattro amici, quattro ragazzi “profondamente artisti”, quasi bohemien del terzo millennio, aperti alla vita e, purtroppo, anche agli eccessi: Charlie il pittore, Max il chitarrista, Paco il fotografo e infine Wolf, capace di fare tutto, di creare mille situazioni con un foglio di carta e una penna, Wolf che per primo troverà la morte in modo misterioso, inspiegabile. Di gianpaolo.mazza
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