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Recensione Vasco Pratolini Il quartiere
Romanzo pubblicato nel 1944.
TEMI
I temi trattati nel romanzo sono gli amori, le speranze, le delusioni, tipici degli adolescenti. Con i motivi dell’amicizia e dell’amore si intreccia anche l' elemento politico, espresso non solo nei personaggi propriamente "politicizzati" del libro (Giorgio, Berto, in parte Valerio), ma soprattutto, implicitamente, nel motivo fondamentale della speranza e del desiderio di cambiare vita.
TEMPO
Il romanzo è ambientato negli anni '30.
TRAMA
Il romanzo racconta le vicende dell'adolescenza e della prima giovinezza di un gruppo di ragazzi abitanti nel rione di Santa Croce a Firenze e del continuo intrecciarsi delle loro storie d' amore. L’ autore presenta l’ esperienza dei giovani protagonisti senza privilegiare o mettere in primo piano alcuno di loro. Lo stesso "io narrante", Valerio, non fa eccezione, non emerge sugli altri, ma è legato a loro dagli stessi legami di affetto e solidarietà. Il Quartiere, come comunità di valori positivi, è però minacciato dal male, che all’ interno è rappresentato dalla miseria, dal buio delle abitazioni, dal destino tragico di alcuni personaggi, all' esterno dall' oppressione politica del fascismo. Comunque, rispetto al negativo dell' esistenza e della storia, nel romanzo prevale la speranza, che emerge in particolare nell’episodio conclusivo, quando la gente del quartiere, come reazione allo smembramento del rione, non fugge ma si ammassa e si barrica nelle case superstiti.
LUOGHI & AMBIENTI
Il quartiere di Santa Croce, che fa da sfondo e quasi da protagonista nel romanzo, viene presentato con vividezza di luci e di colori nell’alternarsi delle stagioni, ma anche con toni bui e grigi nella descrizione degli interni delle povere abitazioni.
PERSONAGGI
Arrigo, Carlo, Gino, Giorgio, Luciana, Marisa, Maria e Olga. Essi vengono trattati tutti allo stesso modo, sono messi tutto sullo stesso piano,senza che uno emerga sugli altri.Tutti sono legati tra loro in un reticolo sentimentale che subisce molti spostamenti nel corso della vicenda. Il destino tragico di Gino, l'infelicità di Carlo, l' impegno politico di Giorgio e di Berto, le speranze e le delusioni delle ragazze sono raccontate da Valerio, l' io narrante, con l'atteggiamento di chi si sente ancora loro pari, ma nello stesso tempo pensa di averli traditi, dedicandosi alla letteratura.
FORME E PROCEDIMENTI NARRATIVI
La focalizzazione è esterna. L'io narrante o cronista, che si identifica con Valerio, non partecipa attivamente alle vicende del racconto. Il romanzo è costituito da brevi capitoli che si intrecciano l' uno con l'altro fondendo insieme in modo semplice e naturale l'azione, il dialogo, il paesaggio. Anche se per i temi, l'ambientazione e l'atteggiamento ideologico l'opera si inserisce nell’atmosfera del Neorealismo, la scrittura non è oggettiva, ma soggettiva e poetica, fatta di frasi brevi, spesso frantumate, a volte ellittiche del predicato con una nominalizzazione che ne isola fortemente i soggetti. Questo dimostra che la presentazione del Quartiere non è realistica, ma lirica, pervasa da un senso utopistico e quasi mitico, che vede nella gente del rione una comunità popolare originaria e intatta.
Gianpaolo Mazza (gianpaolo.mazza@virgilio.it)
Di gianpaolo.mazza
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