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Recensione Paolo Roversi La mano sinistra del diavolo
Il noir di Roversi frantuma la logica della cronaca giornalistica giocando con frammenti di Storia e parti del corpo umano che riportano indietro nella Memoria degli ultimi giorni della II Guerra mondiale.
Sembra quasi di ritrovarsi nel saggio di Pansa "Il sangue dei vinti", la cronaca storica del bagno di sangue e di decine di eccidi compiuti per vendetta o per punizione nell'anno seguente la fine della seconda grande Guerra, con l'unica differenza che i delitti appartengono ai giorni nostri e le forze dell'ordine devono vincere l'incredulità e il desiderio di trovare un facile capro espiatorio.
E' facile attribuire il delitto ad un gruppo di albanesi che lavorano in una ditta di pulizie e nel tempo libero si dedicano alle rapine in villa, specialmente se tutti gli indizi sembrano accusarli, ma qualcosa non torna, non tutti i tasselli vanno al loro posto.
Quando si parla di omicidio si pensa subito ad una vittima e ad un colpevole.
Ma cosa succede se non solo non si conosce il colpevole ma neppure si trova la vittima a parte una mano scongelata che il RIS di Parma fa risalire a 60 anni fa?
A far luce sul mistero si troveranno l'alter ego di Roversi, Enrico Radeschi, giornalista free-lance e hacker per passione ed il maresciallo Boskovic che sembra vivere di stecche di MS e caffè corretto Montenegro.
I principali personaggi del romanzo sembrano completarsi con i loro fedeli animali, l'inseparabile labrador Buk per Radeschi e Gatsby, l'improbabile armadillo addomesticato di Boskovic. I nomi non sono scelti a caso ma suggeriscono chiari riferimenti letterari che il lettore avrà sicuramente già indovinato.
Radeschi ha una personalità poliedrica, si occupa di nera, ha rapporti di amore-odio con le forze dell'ordine e non ha paura di violare la legalità, come svuotare il conto in banca del rivale in amore per vendicarsi del tradimento della fidanzata.
Nel piccolo paese di Capo di Ponte Emilia, dove da anni sembra non accadere nulla, vengono uccisi due anziani residenti nella casa di riposo villa Celeste. Per quale motivo uccidere due innocenti vecchietti che il naturale destino avrebbe portato nella tomba da lì a pochi anni? Qual'è il legame tra gli omicidi dei due anziani e la mano mozzata ritrovata in una villa disabitata di proprietà di una delle vittime?
La trama diventerà ancora più fitta ed intricata con altri due omicidi avvenuti nel capoluogo Lombardo che non solo costringeranno Radeschi ad una forzata spola tra la metropoli e Capo di Ponte Emilia, ma consentiranno all'autore, mantovano di nascita e milanese di adozione di esplorare le sensazioni e le differenze tra la tranquilla provincia natia e la spersonalizzante metropoli.
Saranno un maresciallo che non accetta facili spiegazioni e un giornalista alla ricerca della verità a riscoprire quel passato che continua a gettare la sua ombra in un futuro che è ormai un lugubre presente.
A cura di Vincenzo Ciccone
La mano sinistra del diavolo
Di Paolo Roversi
Prezzo 15 euro
312 pagine
Anno 2006
Editore Mursia
Collana Romanzi
Per saperne di più collegati al sito di Paolo Roversi: http://www.roversiplanet.com
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