|
Scrittori presenti: 21052 Menu categorie Menu |
Recensione Natalia Ginzburg Romanzo epistolare pubblicato per Mondadori nel 1973, è ambientato nella Roma degli anni della contestazione studentesca, in un arco cronologico compreso fra il dicembre 1970 e l’estate seguente. Il romanzo racconta le vicende di una famiglia borghese dispersa e divisa da incomprensioni e mancanza d’amore, dentro la cui dolorosa lacerazione si consuma il dramma umano di Michele. Questi vive in clandestinità per motivi connessi alla lotta politica, in un rifugio inglese, ma gli manca una precisa volontà d’azione e una salda coerenza morale. È un “balordo” chiuso nella sua solitudine, intento alla ricerca di un alibi interiore che lo scagioni da quella sostanziale indifferenza verso le cose di cui pure è cosciente (“ognuno di noi è sbandato e balordo in una zona di sé e qualche volta fortemente attratto dal vagabondare e dal respirare niente altro che la propria solitudine”). A Leeds, dove lo ha portato la sua irrequieta smania di girovagare, si sposa con Eileen, un’americana alcolizzata madre di due bambini; ma il matrimonio finisce dopo una settimana. Costretto a lasciare l’Inghilterra, per debiti, Michele va a Bruges, dove, dopo qualche tempo, trova la morte, accoltellato da un gruppo di fascisti nel corso di una manifestazione studentesca. La sua è una storia di disagio esistenziale e di disappartenenza, che riflette la decadenza e l’inettitudine della sua stessa famiglia, immobilizzata nel limitato orizzonte del rimpianto e corrosa da ansie e fallimenti. L’intera fisionomia della vicenda emerge dallo scambio epistolare che coinvolge tutti i personaggi del libro, che attraverso le lettere si confessano e scoprono il loro rapporto con il protagonista. Ne deriva una trama di gelose intimità e di lenti svelamenti che formano l’atmosfera di un interno familiare lacerato e confuso, nel quale si stagliano le figure della madre, in cui la memoria si fa strada a diradare il senso di una vita angosciosa e dolente e di Mara, che vive nell’inconsistenza di una sensualità torbida e fatua. Di gianpaolo.mazza
|
Ora puoi inserire le news di zam.it sul tuo sito.
|