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Recensione Vitaliano Brancati
Il libro di Brancati non racconta la storia di un uomo,ma si serve delle sue vicessitudini per descrivere una società ed un ambiente in un posto preciso del mondo:la Sicilia.la trama è la seguente: Antonio Magnano è un giovane bellissimo e un noto rubacuori,ma tornato da Roma a Catania,città di nascita dove si trova la famiglia, sposerà Barbara Puglisi,fanciulla anch'essa molto bella e ricca.il matrimonio è un affare per entrambi,ma dopo tre anni si scopre che Barbara è ancora illibata.quale sarà la causa?una impotenza che infama l'intera stirpe dei Magnano.la Sicilia è quella di sempre, immutabile nei suoi ritratti di persone e tipi sociali,di ritmi e colori sullo sfondo del cambiamento, siamo negli anni della II guerra mondiale imperano il fascismo e l'alleanza con Hitler, gli uomini devono decidere da che parte stare, sentono il peso della dittatura, la parola non è libera di librarsi. La pena dei Magnano è un modo per esorcizzare le paure, o la paura ossia essere impotenti di fronte agli eventi, non riuscire di fronte alla bellezza a coglierne la forma. Non è un caso che dopo tante parole il libro finisca con un pianto liberatorio. Un libro molto bello da leggere ricordando Stendhal, Lampedusa, Bufalino, Sciascia. Di melany
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