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Recensione Gianluca Morozzi Il romanzo d’esordio del bolognese Gianluca Morozzi racconta la storia di Kabra, il peggior chitarrista del mondo, e dei suoi due grandi amori: i Despero (la sua band) e Sarah, la ragazza che ama in segreto per dodici anni. Dodici anni di furori rock e sconforti sentimentali, concerti disastrosi e speranze disilluse, fino all'inevitabile conclusione. Dodici anni di amore e chitarre, sullo sfondo di una Bologna che cambia, dal 1988 ai giorni nostri. Amicizia, amore, sogni e musica: di queste quattro magiche parole si colora la vita e più si è giovani, più si vorrebbe possederle tutte, godersele tutte, con avidità. Amicizia: avere il proprio gruppo è questione di orgoglio e appartenenza. Presenze quotidiane, anche al limite dell’assurdo e del surreale. Personalità diverse ma con più di qualcosa in comune. Vite intrecciate, che a “strecciarle” si diventa incompleti. Perché gli amici sono l’anima di ogni cammino. E’ grazie a loro che si trova la forza di affrontare il mondo, di osare, di lanciarsi in pazzi progetti dall’esito incerto. Gli amici sono una spalla dura a cui appoggiarsi e anche se qualcosa va storto, ci sono loro a dividere con te la delusione. Pronti presto per ricominciare da zero, per non scoraggiarsi mai. Amore: una vita senza cuore che batte, non è una bella vita. Non senti i profumi, non scorgi i contorni. Al contrario, se possiedi l’amore, anche l’infelicità più nera può avere tinte rosate. L’amore ti cambia gli occhi, il modo di vedere le cose. Vivi anni interi senza amare ma quando capita capisci quanto tutto sia diverso, quanto ti sei perso. Basta uno sguardo per dire: “E’ lei” e per entrare nel tunnel della dipendenza da presenza. Agisci in base a quello che fa lei. Non dormi più e di notte scrivi canzoni che parlano di lei ad ogni strofa. Esplode la creatività interiore. Certo, se l’amore fosse corrisposto sarebbe ancora più dolce. Ma è proprio dal dolore, dal rifiuto che nascono i sentimenti più forti e nobili. Quelli che si cibano di nulla e di speranze. Quelli che ti fanno stare in attesa, sempre col cuore in gola e che ti procurano le farfalle nello stomaco: esse le senti soprattutto quando lei ti sfugge, sta con te, parla con te ma ama qualcun’altro. Anzi, ama tutti tranne che te. E tu sarai sempre sullo sfondo, con una grande etichetta stampata in fronte: “Sei il mio migliore amico”. Di gianpaolo.mazza
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