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Recensione Douglas Adams Guida galattica per autostoppist
Ovviamente tutti conoscono i romanzi di Douglas Adams. Ma se per davvero ci fosse qualcuno che, vivendo in una galassia tutta sua, non si è mai procacciato nessuna di queste fantasmagorie, gli consiglio vivamente di farlo; pena altrimenti la teleportazione nel ristorante al termine dell'universo (!!!).
Sto rileggendo a distanza di circa dieci anni dalla prima, felice volta, l'intera saga di Adams. In dieci anni possono accadere tante cose, sia nell'ambito delle ricerche scientifiche sia in quello della letteratura di SF; eppure, le "trovate" di Adams non hanno smarrito neppure uno iota della loro freschezza.
Questo autore si approccia alla fantascienza in maniera parodiante: non per niente la sua biografia presenta parecchi links che riportano ai mitici Monty Python. Perciò, nessuno deve aspettarsi di imbattersi nei suoi romanzi in qualche spiegazione su base tecnologica, come siamo stati abituati dai "classici" del genere. E' il caos a regnare l'universo, un universo in cui vivono le razze più svariate (questi libri sono un autentico bestiario "marziano", in effetti!). Tra tutte le razze, quella umana è una tra le più inferiori. Anzi, ben presto scopriremo addirittura che topi e delfini sono/erano i veri padroni del nostro pianeta...
Arthur Dent è il tipico "Homo anglicanus"; dunque niente di strano che si ritrovi a viaggiare per le galassie con indosso una vestaglia e con le pantofole ai piedi. Non c'è nulla di paradossale neppure nel fatto che non si sia mai accorto che l'amico Ford Prefect (compagno di bevute nel pub all'angolo) sia una creatura da un altro mondo (e, più specificatamente, un ricercatore per la "Guida galattica"). E' Ford a prendere lo stonato Arthur Dent con sé su una nave spaziale nel momento in cui la Terra viene distrutta per far posto a un'autostrada cosmica.
Arthur non è l'unico umano sopravvissuto: c'è infatti anche Trillian, una sua conterranea abbordata, durante un party a Londra, dal bicefalo - e dicotomico! - Zaphod Beeblebrox...
Douglas Adams fu stroncato da infarto nel 2001, ad appena 49 anni. Ma DON'T PANIC: lo scrittore continua a vivere nelle sue opere. Il recente film "Hitchhiker's Guide to the Universe", tra l'altro, si basa su una sceneggiatura a cui lui lavorò per un buon ventennio.
Oltre alla pentalogia della "Guida galattica per gli autostoppisti", consiglio vivamente i suoi due romanzi, altrettanto esilaranti, su Dirk Gently, "investigatore olistico". (Che si avvicinano di più a una sorta di satira horror).
Ecco un link per chi volesse approfondire: http://www.nightgaunt.org/hhgg/hhgg.htm
Di francobrain
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