|
Scrittori presenti: 21052 Menu categorie Menu |
Recensione Antonio Scurati La mattina di lunedì 18 giugno 2001 il ventenne Vitaliano Caccia, candidato all’esame di maturità classica, convinto d’essere bocciato per la seconda volta, entra nell’aula dove siede la commissione, estrae una pistola che tiene ben nascosta nel casco da motociclista, uccide uno per uno, con sistematica ferocia tutti i professori ad eccezione di Andrea Marescalchi, suo prediletto insegnante di Storia e Filosofia, e fugge. Il sopravvissuto, superato lo choc in una clinica, comincia a interrogarsi sul perché lui solo sia stato risparmiato e rilegge il proprio diario in cui spesso il comportamento di quell’allievo difficile è studiato con affettuosa, psicoanalitica attenzione. Andrea Marescalchi si è salvato perché è l’unico professore non conformista, l’unico che ha instaurato un vero dialogo con gli allievi, specialmente con quelli più inquieti, l’unico che non avrebbe certamente “ribocciato” il ribelle ma geniale Vitaliano, l’unico adulto capace di perdonare in cuor suo il folle gesto e di essere contento di sapere che l’assassino è al sicuro in Messico, proprio il luogo dove lui e Vitaliano avevano sognato una vacanza avventurosa. Di gianpaolo.mazza
|
Ora puoi inserire le news di zam.it sul tuo sito.
|