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Raccontami una storia a cena

Pubblicato il 17-10-2008


Per il prossimo mese di novembre la Fondazione Querini Stampalia di Venezia propone il ciclo conclusivo di Raccontami una storia a cena, la fortunata rassegna in cui un autore, invitato a cena, racconta una storia.

A far da cornice gli spazi contemporanei progettati dall’architetto Mario Botta.

“Raccontami una storia a cena”, a cura di Anna Toscano e giunto alla quinta edizione, inizia mercoledì 5 novembre con Bijan Zarmandili; prosegue con Tullio Avoledo mercoledì 12 e con Paolo Ruffilli mercoledì 19. Chiude Alda Monico mercoledì 26 novembre.

La cena verrà servita per quaranta persone su prenotazione, al prezzo di 25 euro, con un menù preparato da Gabriele Fiorelli, lo chef del Qcoffee, la caffetteria ristorante della Fondazione.

I vini, intonati al tema della serata, sono offerti dalla casa vinicola Botter.



Scrittura che si fa racconto dal vivo, a voce alta, in una dimensione quasi teatrale, e a raccontare è l’autore stesso. Il narratore non è separato dagli ascoltatori, ma in mezzo a loro, nel clima di cordialità e confidenza che solo un pubblico di piccoli numeri rende possibile. Raccontami una storia a cena è teatro nell’arte: il palazzo cinquecentesco, gli interventi architettonici di Carlo Scarpa e Mario Botta. le sale della Biblioteca e del Museo che rievocano atmosfere settecentesche, le opere legate al contemporaneo. Arte nell’arte, in un connubio di parole e immagini, suoni e sapori che rendono questi incontri unici nel loro genere.



Cifra comune a tutti gli autori, la venezianità della loro biografia o delle loro storie: inediti pensati per l’occasione.



Lascito prezioso dell’evento, la pubblicazione dei racconti: un libricino per ciascuna.

Ne è nata una collana in vendita nel bookshop della Querini Stampalia. Vi si possono trovare i titoli dei protagonisti delle edizioni precedenti: Roberto Bianchin, Annalisa Bruni, Anna Maria Carpi, Antonella Cilento, Carla Coco, Enrica Corradini, Maurizio Crema, Sabina Crippa, Marco Franzoso, Alessandro Marzo Magno, Francesca Mazzucato, Enrico Palandri, Pietro Spirito, Alberto Toso Fei, Gian Mario Villalta.

Le immagini delle copertine sono una piccola galleria d’arte: dettagli preziosi tratti dai dipinti del Fondo Giuseppe Mazzariol del Museo della Fondazione Querini Stampalia.



E la Fondazione qui si presenta in un’altra veste: è sì la biblioteca in cui studiare e il museo da visitare, ma è anche l’ambiente elegante e conviviale della caffetteria e il bookshop, in cui scegliere fra un vasto catalogo di libri d’arte contemporanea e una gamma raffinata di oggetti di design. Non manca una linea per i più giovani, idee e suggerimenti per regali a prezzi contenuti.



Obiettivo del progetto: diversificare la proposta culturale a Venezia, puntando su un investimento qualificato di risorse culturali, aziendali, professionali.

Luogo di molti luoghi, luogo delle mille differenze – si leggono nella sua storia, nelle sue architetture, nella varietà delle sue attività – la Fondazione Querini Stampalia può rappresentare un campo di sperimentazione ideale.



RW Panel e Botter con il loro supporto rendono possibile l’iniziativa.









Programma di “Raccontami una storia a cena” di novembre 2008:



Bijan Zarmandili, mercoledì 5 novembre ore 19.30

Tullio Avoledo, mercoledì 12 novembre ore 19.30

Paolo Ruffilli, mercoledì 19 novembre ore 19.30

Alda Monico, mercoledì 26 novembre ore 19.30



Gli autori di “Raccontami una storia a cena” di novembre 2008:



Bijan Zarmandili è nato a Teheran nel 1941. Dal 1960 vive a Roma, dove ha studiato architettura e scienze politiche. È stato per vent’anni fra i quadri dirigenti della sinistra iraniana in esilio e ha partecipato all’opposizione iraniana al passato regime dello scià. Ha cominciato l’attività giornalistica nel 1980, dopo la Rivoluzione islamica, ed è esperto di politica mediorientale per il gruppo Espresso-Repubblica. Ha pubblicato saggi sul mondo iranico e le biografie di Mohammad Mossadegh e dell’Ayatollah Khomeini (Cei,1974); Documenti di un dirottamento, sul caso dell’Achille Lauro (Eri, 1988). Per Feltrinelli ha pubblicato i romanzi L’estate è crudele (2007, Premio Isola d'Elba 2007 e Premio Vittorini 2007), e La grande casa di Monirrieh (2004).



Tullio Avoledo, friulano, nato nel 1957, ha esordito in campo letterario nel 2003 con il fortunatissimo romanzo L’elenco telefonico di Atlantide, pubblicato da Sironi, vincitore del premio “Forte Village Montblanc – scrittore emergente dell’anno”.

Conciliando l’attività di scrittore con quella di legale di una banca, Avoledo ha da allora pubblicato altri sei romanzi: Mare di Bering (Einaudi, 2003) Lo stato dell’unione (Sironi, 2005) e Tre sono le cose misteriose (Einaudi 2005, Premio Supergrinzane 2006), Breve storia di lunghi tradimenti (Einaudi, 2007) e nel 2008 La ragazza di Vajont (Einaudi) e L’ultimo giorno felice (Ambiente).

Paolo Ruffilli è nato a Rieti nel 1949, ma è originario di Forlì. Si è laureato in lettere presso l’Università di Bologna. Per più di vent’anni ha collaborato alle pagine culturali de "Il Resto del Carlino" e ad altre testate come “la Repubblica”, “La Stampa”, “il Giornale”, “Il Gazzettino”. Vive a Treviso dal 1972. Fa il consulente editoriale. Ha pubblicato di poesia: Piccola colazione (Garzanti, 3a ed. 1996; American Poetry Prize), Diario di Normandia (Amadeus, Premio Montale), Camera oscura (Garzanti, 3a ed. 1996), Nuvole (con foto di F. Roiter; Vianello Libri, 2° ed. 1998), La gioia e il lutto (Marsilio, 3a ed. 2002; Prix Européen), Le stanze del cielo (Marsilio, 2008). Di narrativa: Preparativi per la partenza (Marsilio, 2003). Di saggistica: Vita di Ippolito Nievo (Camunia, 1991), Vita amori e meraviglie del signor Carlo Goldoni (Camunia, 1993); oltre a numerose curatele di classici italiani e inglesi, per Garzanti, Mondadori, Rizzoli. Ha tradotto: K. Gibran, Il Profeta (San Paolo, 12a ed. 2002), R. Tagore, Gitanjali (San Paolo, 1993), La Musa Celeste: un secolo di poesia inglese da Shakespeare a Milton (San Paolo, 1999), La Regola Celeste – Il libro del Tao (Rizzoli, 3° ed. 2006). www.paoloruffilli.it



Alda Monico è nata a Venezia, ha fatto studi classici e si è laureata in lingue a Ca’ Foscari. Ha insegnato per molti anni francese nelle scuole italiane e italiano in Germania. Si è occupata a lungo dell’integrazione dei bambini disabili nella scuola, per i quali ha anche curato la raccolta di racconti "di facile lettura" La cornacchia ladra (Tecnodid, 1994). Nel 2005 è uscito il suo primo romanzo Delitto al casìn dei nobili (Corbaccio), seguito nel 2007 da Maria della laguna. Sempre da Corbaccio ha pubblicato il libro di ricette La mela carpenedola (2007). Vive tra Roma e Venezia, è un’ottima cuoca e una nonna amatissima.

Fondazione Querini Stampalia
Santa Maria Formosa; Castello 5252; 30122, Venezia




Prenotazioni

tel. 041 5234411

da martedì a sabato ore 10/20.15

domenica 10/19

lunedì chiuso

qshop@codesscultura.it

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