"La cronologia dell'acqua" è un romanzo autobiografico che esplora la vita di Lidia attraverso due passioni fondamentali: il nuoto e la scrittura. Questi elementi rappresentano le sue uniche certezze in un'esistenza caratterizzata da eventi frammentari e non lineari, simili all'acqua che scorre e al linguaggio.
Il libro rinnova la tradizione del memoir trattando temi come il genere, la sessualità, l'abuso, il lutto e il superamento della sofferenza senza ipocrisie. Lidia cresce in una famiglia problematica con un padre violento e una madre incapace di proteggerla. Riesce ad allontanarsi grazie a una borsa di studio per il nuoto, ma deve affrontare una perdita devastante che la porta a cercare conforto nell'alcol e nel sesso.
Il percorso di Lidia è segnato da errori e cadute, ma anche da una continua ricerca di vita e creazione. Gli incontri con autori come Ken Kesey e Kathy Acker influenzano il suo sviluppo come scrittrice. Alla fine, trova una sorta di riconciliazione in un amore sincero, nella maternità e nella consapevolezza di sé che emerge dal suo libro.
La scrittura di Yuknavitch è profondamente radicata nel corpo umano come sito di esperienza emotiva, intelligenza e memoria. La sua visione del corpo come un luogo reale e significativo è centrale nelle sue opere, e il suo obiettivo è creare arte che coinvolga il lettore a livello fisico.
Yuknavitch lambisce la sottile linea tra narrativa e autobiografia, dove entrambe le forme raccontano storie per affrontare il peso della vita. Nei suoi libri, Yuknavitch gioca con i confini tra realtà e finzione, sfidando le convenzioni del realismo psicologico. Per lei, la narrazione è un modo per ordinare il caos dell'esperienza umana.
Lidia Yuknavitch è una scrittrice e insegnante americana nata il 18 giugno 1963 a San Francisco, California. Conosciuta per le sue opere intense e stilisticamente innovative, Yuknavitch ha guadagnato una reputazione come una delle voci più originali e provocatorie della letteratura contemporanea americana.
Yuknavitch affronta anche questioni etiche e artistiche riguardanti la rappresentazione della sofferenza. Il suo romanzo critica indirettamente la superficialità con cui spesso trattiamo le atrocità umane, evidenziando la complessità e la brutalità della vita. Nonostante la durezza dei temi trattati, Yuknavitch spera che i suoi libri possano risuonare con i lettori, stimolandoli a riflettere profondamente sulla condizione umana.
La cronologia dell'acqua
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