Recensioni libri

Yan Lianke, l'emo business e la censura cinese

Pubblicato il 09-10-2006


Yan Lianke è un autore cinese non molto conosciuto in Italia ma famoso in Cina e all'estero per una attività letteraria che svela i retroscena della controversa crescita cinese.
Il suo ultimo romanzo, "The Dream of Ding Village" (Il sogno del villaggi DIng), basato su tre anni di ricerche sul mercato clandestino del sangue che viene acquistato da cittadini cinesi in condizioni di indigenza per essere rivenduti nei ricchi paesi occidentali.
Il villaggio Ding è la storia reale di una comunità che è stata quasi interamente infettata dal virus dell'Aids a causa di una sregolata vendita di sangue durante gli anni '90.

Le autorità cinesi hanno messo al bando il libro con l'ordine di: non distribuirlo, non venderlo e non promuoverlo.
L'autore ha scoperto di essere stato censurato dopo aver provato ad intentar causa contro il proprio editore "Shanghai Literary Arts Publishing Group" che non aveva rispettato la promessa di donare parte dei diritti del libro al villaggio sul quale era stata basata la ricerca.

Yan Lianke ha detto: "Nessun romanzo mi ha fatto sentire più triste. Questo non è il miglior pezzo di letteratura che ho scritto ma è quello che mi ha fatto provare maggior dolore. In questo momento sono prosciugato e non sono in grado di scriver eun altro libro."

In Italia dell'autore è stato pubblicato solo il libro: Servire il popolo.
La storia di Wu Dawang, 28enne, zelante rivoluzionario che sa recitare a memoria i 286 articoli del "libretto rosso" del presidente Mao. Senza sapere di essere spiato da Liu Lian, la moglie del comandante, si cimenta nel suo lavoro nell'orto, mostrando la muscolatura lucida di sudore. Dopo un primo rifiuto e il rischio di essere licenziato per indisciplina diventa l'amante della signora. Con lo stile fintamente burocratico che irride alle regole della disciplina militare, Lianke descrive le decine di amplessi tra i due in ogni angolo della casa. Ma la signora ha ancora in serbo delle sorprese. Il significato di questa storia, censurata dal regime come pornografica, è una denuncia del travisamento dei precetti rivoluzionari per scopi personali.

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