Domenica 27 anteprima nazionale a Capo D’Orlando Un giornalista palermitano e un cantastorie di Baghdad insieme per raccontare Palermo e il Medio Oriente in una chiave in cui la Sicilia sia ponte ideale con i Paesi di lingua araba e di tradizione musulmana. “Le orme delle nuvole” è il titolo del progetto di “teatro narrato” frutto della collaborazione fra il giornalista Alberto Samonà e il cantastorie irakeno Yousif Jaralla.
“Le orme delle nuvole” nasce come spettacolo di narrazione, ma intende essere anche e soprattutto un progetto culturale “in divenire”, in cui verranno coinvolti, di volta in volta, musicisti di Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, artisti del teatro di figura e studiosi di etnologia e tradizione islamica.
L’intento di questa inedita collaborazione è di dar vita ad un dialogo-confronto fra culture, che parta Dalla Sicilia, nel nome della spiritualità e della pace fra i popoli.
Lo spettacolo verrà messo in scena, in anteprima nazionale, domenica 27 agosto, alle 21, (ingresso libero) a Villa Piccolo - Fondazione Piccolo di Calanovella – a Capo d’Orlando (Messina).
Scritto ed interpretato da Yousif Jaralla, “Le orme delle nuvole” è tratto dal racconto “La Bambina all’Alloro” di Alberto Samonà.
Ispirato ai magici racconti del Medio Oriente, “Le orme delle nuvole” adopera, dal punto di vista letterario, la circolarità dei racconti sufi (la scuola mistica dell’Islam) trasformando vicende e personaggi reali in metafore poetiche e unendo la tradizione orale del “cunto” siciliano a quella dei narratori mediorientali.
Un punto di partenza in cui Palermo e il Medio Oriente diventano un’unica scena, e, attraverso la metafora, simboli di un comune destino: proprio Palermo, in quest’ottica, può tornare ad assumere quel suo ruolo storico e naturale di centro di spiritualità e di tradizione nel Mediterraneo.
La vicenda si svolge nel cuore del capoluogo siciliano: protagonista è una bambina nata nel nostro tempo, in via Alloro alla Kalsa, l’antico quartiere arabo di Palermo. La dimensione del sogno, però, unisce questa vicenda popolare a quella, storica, del mistico musulmano Jal-al-uddin Rumi, vissuto nel 1200 a Konia, al centro della Turchia e fondatore dell’Ordine dei Dervisci mevlevi, i “monaci danzanti” dell’Islam esoterico.
La bambina vende dolciumi e racconta i suoi sogni: tutto il suo mondo si svolge nei sogni. E nei suoi sogni c’e un uomo benevolo, che le racconta strane storie e strane vicende lontane nel tempo. E’ la strana storia della scomparsa di Shams Aldin al Tabrizi, maestro di Jalal-ud-Din Rumi, forse fatto scomparire - come ci riferiscono le cronache dell’epoca - dai discepoli di quest’ultimo, gelosi del forte attaccamento del loro maestro al “folle” Shams. Ma Jalal-ud-Din Rumi non smise mai di cercarlo, nelle varie estensioni. E forse c’è qualcosa del folle di Tabriz nella bambina del nostro tempo.
Il cantastorie si avvarrà in scena di un tamburo tradizionale arabo che permetterà di conferire ulteriore suggestione allo spettacolo, e di una base musicale ritmata, che riproduce i suoni del rito sufi.
Biografie:
Yousif Jaralla – Nato a Baghdad, Iraq, nel 1959, dal 1980 vive in Italia. Narratore, pittore, vedeomaker, da anni si dedica allo studio e alla ricerca dell’oralità orientale e in particolare al modello narrativo e rituale sufi. Fra i suoi ultimi lavori teatrali si ricordano: I fiumi di altrove (musica di Gianni Gebbia, 2001), Giromirigiro (musica di Gianni Gebbia, 2002), Il pianto del pavone (musica e canto di Miriam Palma e Lelio Gianetto, 2002), La casa delle farfalle (2003), La leggenda dei pupari erranti (testo di S. Zinna, regia di Elio Gimbo, Pupi dei fratelli Napoli, Produzione Teatro stabile di Catania, 2003), La casa del gelso (2003), Storie di maghi, santi e sultani (di Mimmo Cuticchio e Yousif Latif Jaralla, 2004), Il cuore in una barca di carta (2006).
Alberto Samonà – Giornalista, nato a Palermo nel 1972, è stato redattore di vari quotidiani e periodici come cronista di “giudiziaria”. Impegnato in studi tradizionali e sulle religioni, è autore di varie pubblicazioni a contenuto simbolico e filosofico. Fra queste, Le colonne dell’eterno presente (Edizioni Ila-Palma, 2001), il saggio La Tradizione del Sé (Edizioni Atanòr, 2003), le raccolte Riti pasquali (AA.VV, A.C. Mirror 2005), Tarocchi (AA.VV, A.C. Mirror 2006), Il Mito e il Nuovo Millennio (AA.VV, Moretti e Vitali, 2005). Ha scritto i racconti brevi intitolati Il vicolo, Sulla sabbia e La bambina all’Alloro, da cui è tratto Le orme delle nuvole.
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