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I vigili bloccano il flashmob di Padova

Pubblicato il 02-04-2006


Per chi non lo sapesse, un flashmob consiste in una mobilitazione, senza scopo preciso, di persone (mob= folla, massa) sconosciute tra loro che, raggiunte da una mail di istruzioni inviata a catena compiono per pochi minuti, in un punto preciso della città, un'azione divertente e priva di senso logico, per poi disperdersi come nulla fosse accaduto. Ad esempio, il 24 luglio 2004, trecento persone cinguettarono come uccelli a Central Park per otto minuti.

Probabilmente vi sarà capitato, in questi giorni, di ricevere una mail che pubblicizzava un flashmob per sabato primo aprile 2006.
Il flashmob di sabato (secondo a Padova e quarto in Italia) era stato organizzato da un gruppo di studenti per sponsorizzare una community nascente, www.ilpiccione.com. Tre di loro si erano travestiti da piccioni e avrebbero dato ai tanti presenti delle istruzioni per questa famosa azione senza senso, che sarebbe partita da Piazza Garibaldi. Purtroppo i tre sono stati bloccati dalla polizia municipale. Inizialmente hanno tutti pensato che fosse a causa del capo coperto, sconsigliabile, di questi tempi.
Successivamente vennero date delle spiegazioni vaghe attinenti al volantinaggio che non si potrebbe fare in centro, o perlomeno non stando fermi in Piazza Garibaldi.
Per fortuna una consolazione per i volenterosi studenti c’è: portati in Municipio per chiarimenti da parte della polizia municipale, hanno trovato i giornalisti di Mattino e Gazzettino dai quali sono stati intervistati. E del resto, come si suol dire, bene o male, basta che se ne parli!

In Italia il flashmob più riuscito è stato nel 2003 nel negozio di dischi e libri "Messaggerie Musicali", in Via del Corso a Roma. Circa trecento persone si sono materializzate contemporaneamente, alle 19.15, al piano superiore chiedendo titoli di volumi sconosciuti ed opere di autori inesistenti. I clienti improvvisati non si conoscevano, ma erano tutti stranamente sincronizzati sullo stesso orario e si accalcavano intorno al bancone con le stesse inusuali richieste. La scena è durata dieci minuti esatti, successivamente ai quali la folla è scoppiata in un fragoroso applauso di 15 secondi, prima di dileguarsi in un batter d'occhio.

Anna Cort

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