Se c’è una strada sotto il mare (36 canzoni), l'ultimo libro di Paolo Repossi (Cicorivolta Edizioni), è da poco uscito nelle librerie.
Trentasei brevi e suggestivi racconti d’autore ispirati, ciascuno, ad una canzone, da Cochi e Renato (E la vita l’è bèla…) a Ligabue (Una vita da mediano), passando per De André (Il testamento di Tito), Ivano Fossati (Mio fratello che guardi il mondo), (Francesco Guccini (L’avvelenata), Mina (Via di qui), Ornella Vanoni (Domani è un altro giorno), Lucio Battisti (Sì, viaggiare), Vasco Rossi (Rewind) e via via ripercorrendo attraverso la memoria legata agli anni e alle generazioni, le piccole storie quotidiane, i dettagli e i particolari che appartengono ad ognuno di noi e fanno parte integrante del tessuto individuale e sociale della nostra esistenza, dall’infanzia alla maturità, dalle cose semplici a quelle complicate dei nostri giorni.
Dice l’autore: “Con le canzoni è come con la gente. Per ognuno ci sono quelle che significano qualcosa e quelle che significano poco o niente. Trentasei canzoni che significano qualcosa è già un bel risultato.Forse è più che trentasei persone. Comunque trentasei persone che si conoscono a memoria non le ha quasi nessuno...I racconti sono ordinati secondo l’età dei protagonisti partendo dall’infanzia e vanno a comporre, tutti insieme, l’esistenza di chi, nelle canzoni ha sempre trovato il sottofondo giusto per la propria vita…”.
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