"La mia ragazza su Marte" è l'opera prima della scrittrice canadese Deborah Willis, pubblicato in italia da Bollati Boringhieri con la traduzione Paola Del Zoppo. Il libro racconta la storia di Amber, stanca della sua vita quotidiana con Kevin, suo compagno da quattordici anni con cui coltiva illegalmente marijuana a Vancouver. Decisa a dare un senso alla sua vita, Amber decide di partecipare alle selezioni di MarsNow, un reality che offre la possibilità di una missione umana su Marte, sponsorizzata dal miliardario Geoff Task. Kevin, però, non comprende la sua improvvisa ambizione, poiché ciò significherebbe separarsi definitivamente, dato che il viaggio su Marte non prevede il ritorno sulla Terra. Nonostante le perplessità, Amber è determinata.
Il racconto segue le selezioni, coinvolgendo ventiquattro concorrenti da tutto il mondo, tra cui un israeliano affascinante, un canadese amabile e vari scienziati nerd e aspiranti influencer. Amber si impegna intensamente, alimentata da ambizione e idealismo. Ciò che inizia come un racconto ironico prende progressivamente profondità, trasformandosi in una riflessione malinconica sul presente, sulle complesse relazioni umane e su un mondo sull'orlo del collasso climatico.
Nel libro si trovano le ansie della generazione millennial per la crisi climatica, la sensazione di catastrofe imminente e la consapevolezza delle limitate possibilità di cambiare le cose. Amber e Kevin sono intrappolati in un pantano esistenziale, cercando di fare qualcosa per migliorare le loro vite.
Nonostante ciò, il libro apre la possibilità di una rinascita interiore. Con un finale potente e commovente, Deborah Willis esplora le debolezze umane ma infonde fiducia nelle capacità di adattamento ed empatia dell'umanità, offrendo speranza, se non per il destino del pianeta Terra, almeno per il genere umano e per il profondo desiderio universale conosciuto come "amore".
La mia ragazza su Marte
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