Il romanzo "Donna di luce" di Kali Fajardo-Anstine narra la storia di cinque generazioni di una famiglia migrante tra il Messico e il Colorado, con Denver come sfondo principale. La protagonista, Luz Lopez, legge il futuro nelle foglie di tè, un dono tramandato dalla madre e dalla nonna. La trama segue la vita di Luz e della sua famiglia, affrontando temi come la migrazione, la povertà, il razzismo e il colonialismo.
Kali Fajardo-Anstine dipinge Denver in modo piacevole, con dettagli su negozi, bar, carnevali e gruppi di persone che portano il peso quotidiano della vita. L'autore offre un'affascinante rappresentazione del la resilienza quotidiana di persone che portano con sé secoli di storia.
Il romanzo si estende su un secolo di storia e oppressione delle donne Chicane, con uno sguardo intimo su come il passato influenzi il presente. La storia si snoda tra le visioni di Luz, che mostrano stralci delle vite delle sue antenate, e la storia di sua nonna Simodecea. La sovrapposizione tra le vite di queste donne offre una prospettiva su come il passato diventi prologo e si rifletta nel presente, esplorando temi come misoginia, povertà, razzismo e diritti civili.
Fajardo-Anstine è una donna chicana di razza mista con origini indigene, europee e filippine. Si ispira all'assenza della cultura Chicano o Latinx nelle storie o nelle narrazioni del West americano. Ha trovato cimeli come una veste del Ku Klux Klan a misura di bambino con le iniziali cucite, ma non è riuscita a trovare informazioni sugli indigeni e sui nativi americani di origine messicana.
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