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Proibito parlare

Pubblicato il 22-04-2022



Tornano a far parlare le condizioni di salute di Putin. Agli attenti osservatori non sarà sfuggito la postura che il leader del Cremlino ha tenuto ieri, giovedì 21 aprile, durante l'incontro con il generale Shoigu: la postura rattrappita, il corpo sprofondato nella sedia e la mano destra artigliata all'angolo destro del tavolino.

Qualcuno ha evidenziato anche un rallentamento cognitivo, una ridotta ampiezza del movimento della mano destra durante la camminata e una rigidità posturale. Una condizione che era stata colta anche dal presidente francese Macron, mantenuto a debita distanza durante l'incontro tenuto ai bordi opposti del famoso tavolo di fabbricazione italiana utilizzato durante i primi colloqui di febbraio 2022.

Quali siano le condizioni di salute di Vladimir Putin è interessante approfondire la sua figura e strategia attraverso il libro della Politkovskaja: "Proibito parlare. Cecenia, Beslan, Teatro Dubrovka: le verità scomode della Russia di Putin".

Testimone scomoda, sempre in prima linea, ha vissuto sulla propria pelle e raccontato al mondo senza mezzi termini i lati più oscuri della Russia post-sovietica, gli episodi più drammatici, dalla strage di bambini nella scuola di Beslan al sequestro di ostaggi al Teatro Dubrovka, alla guerra cecena. Questo volume raccoglie alcuni fra i suoi articoli più sconvolgenti ed emozionanti, racconti agghiaccianti che nella loro scarna obiettività rievocano episodi e tracciano ritratti di persone comuni travolte dalle tragedie della storia: la donna che allattava i piccoli ostaggi di Beslan, il bambino ceceno che a undici mesi si è visto rapire la mamma, la madre del guerrigliero "desaparecido", le vittime della pulizia etnica a Mosca...

Il 7 ottobre 2006 Anna Politkovskaja è stata ritrovata nell'androne della sua casa moscovita uccisa da quattro colpi di arma da fuoco. Dopo pochi giorni avrebbe pubblicato sul giornale «Novaja Gazeta» i risultati di una sconvolgente inchiesta sulle torture perpetrate in Cecenia dai russi – l'ultimo reportage di una carriera giornalistica sempre all'insegna del coraggio, della verità, della lotta per i diritti e la dignità umani, per la libertà e la democrazia. Quella che ancora, in Russia, non c'è.


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