Il poeta Elio Pagliarani si è spento ieri pomeriggio, 8 marzo 2012, a 84 anni in una clinica romana. E' stato tra i massimi esponenti della Neoavanguardia italiana.
Nato a Viserba, una frazione di Rimini, il 25 maggio del 1927, Pagliarani ha collaborato con il Gruppo 63, del quale hanno fatto parte scrittori e poeti come Aldo Palazzeschi, Edoardo Sanguineti, Umberto Eco, Nanni Balestrini, Giorgio Manganelli.
Pagliarani ha collaborato alle più importanti riviste del secondo Novecento, tra le quali Officina, Quindici, Il Verri, Nuovi argomenti, Il Menabo. Dopo avere vissuto dagli anni 40 a Milano, ed essere stato redattore dell''Avanti negli anni 50, si è trasferito nella capitale negli anni 60 e, a partire dal 1968, ha lavorato come critico teatrale a Paese Sera. Nel 1971 ha fondato la rivista Periodo Ipotetico. Negli anni Ottanta ha fondato e diretto con Alessandra Briganti la rivista di Letterature Ritmica.
Nelle sue raccolte degli anni 50, Cronache e altre poesie e Inventario privato, Pagliarani affronta temi realistici come quello del lavoro, dell'economia e della vita delle classi subalterne. Protagonisti dei suoi versi sono gli operai, i camionisti, le commesse, i manovali e le dattilografe della Milano dell'epoca.
La sua continua ricerca, dopo La ragazza Carla, tenta le vie sperimentali con Lezioni di Fisic', del 1964, che nel 1968 farà parte di Lezioni di fisica e Fecaloro. Inizia in questo periodo la stesura de La ballata di Rudi, il suo secondo romanzo in versi. Presente con i suoi scritti nell'antologia I Novissimi, a Pagliarani è andato il Premio Viareggio Poesia del 1995. Tra le sue ultime opere, gli Esercizi platonici (1985), Epigrammi ferraresi (1987) e La bella addormentata nel bosco (1988).
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