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Keats scrive alla moglie di non poterla baciare

Pubblicato il 04-02-2011


Gravemente malato di tubercolosi, con una prosa emozionante Keats, che all'epoca era in partenza per Roma, dove poi morira', prometteva a Fanny di baciare la sua firma, non potendo il poeta baciare la moglie sulla bocca pena il rischio di infettarla, cosi' come non poteva avere contatti fsici con altre persone.

'Non posso baciarti''. Una commovente lettera di John Keats (1795-1821) alla moglie Fanny Brawne, in cui il grande poeta inglese romantico esprimeva la sua angustia per non poter baciare la sua amata, sara' battuta all'asta dalla casa Bonhams di Londra martedi' 29 marzo. Il prezioso cimelio letterario e' stimato intorno alle 120.000 sterline (oltre 150.000 euro), un prezzo da record dato che si tratta dell'unica delle 39 lettere alla moglie ancora in mani private, poiche' tutte le altre fanno parte di musei, biblioteche o collezioni pubbliche.

L'autore di ''Hiperion" e ''Ode a un usignolo'' parla nella lettera della sua malattia e si descrive come un ''prigioniero'' che si lamenta di non poter baciare la sua sposa. ''La salute e' il Paradiso che attendo'', scriveva Keats, che aveva gia' visto morire di tubercolosi il fratello Tom.
La lettera che sara' battuta all'asta a fine marzo fa parte di una collezione del poeta britannico Roy Davids, che ha deciso di disperdere l'autografo di Keats insieme ad altri 500 manoscritti: tra i lotti figurano una lettera di Sir Walter Raleigh, un saggio di William Blake, un discorso inedito di Winston Churchill, una vasta raccolta di testi del poeta Ted Hughes, una mappa dell'esploratore David Livingstone e vari cimeli di Lord Palmerston.

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