È l’attore e regista teatrale Luca Ronconi, da dieci anni direttore del “Piccolo Teatro” di Milano, il vincitore del Premio “Alessandro Manzoni” alla Carriera 2010. A proclamarlo, questa mattina, nella cornice istituzionale della Sala Consiliare del Municipio di Lecco, è stato lo scrittore e giornalista Matteo Collura, nella sua veste di Presidente della Giuria della sesta edizione del Premio Letterario Internazionale “Alessandro Manzoni – Città di Lecco”.
“Quest’anno la scelta è caduta su Luca Ronconi, regista tra i più innovativi della nostra tradizione teatrale. – ha spiegato Matteo Collura – Scelta quanto mai opportuna, anche perché questo 2010 segna il decennale della sua direzione artistica del Piccolo Teatro di Milano, al quale ha saputo garantire la continuità nelle scelte di altissimo livello che furono di Strehler e Grassi”. “Diversi – ha continuato il Presidente della Giuria - i motivi per cui Luca Ronconi merita un Premio alla Carriera intitolato ad Alessandro Manzoni. Qui è il caso di ricordare la sua lettura teatrale del capolavoro di Carlo Emilio Gadda, “Quel pasticciaccio brutto di via Merulana”, nel 1996. Ma è l’opera complessiva del Maestro, in cui la coraggiosa ricerca dell’innovazione mira sempre a far risaltare la classicità delle scelte – come Ariosto, Calderon, Pirandello – a meritare questo importante riconoscimento”.
Dopo Umberto Eco (2008) ed Ermanno Olmi (2009), il libro d’onore del Premio alla Carriera “Alessandro Manzoni” si arricchisce così di un altro protagonista della scena culturale italiana conosciuto ed apprezzato a livello internazionale, confermando l’assoluto livello di questa manifestazione, giunta alla sesta edizione, promossa dall’associazione “50&Più” e dal Comune di Lecco - Musei Civici in collaborazione con il Centro Nazionale di Studi Manzoniani, che si avvale del patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, di Regione Lombardia Cultura, della Provincia di Lecco, della Camera di Commercio di Lecco, di Confcommercio e Confcommercio Lecco.
Lo ha sottolineato lo stesso Sindaco di Lecco, Virginio Brivio, nel suo saluto introduttivo, ribadendo “l’adesione convinta del Comune di Lecco a questa iniziativa di qualità che costituisce un vanto per la nostra città e la nostra provincia, un’occasione per un riferimento non rituale e generico all’intenso rapporto tra Lecco e Manzoni”. Un rapporto che, come espresso dall’Assessore alla Cultura del Comune di Lecco Michele Tavola “rappresenta uno degli elementi caratterizzanti la nostra identità”. Di qui la decisione di confermare, ed anzi rafforzare, la serie di eventi ed iniziative che, a partire da ottobre, si svilupperanno nell’ambito del programma “Lecco Città del Manzoni”, che vedrà per altro una grande mostra d’arte dal titolo : “Testori. Tra Manzoni e Morlotti”.
Sulla stessa linea il commento espresso dall’Assessore alla Cultura della Provincia di Lecco Marco Benedetti, in un messaggio in cui sottolinea: “Il tema della memoria è quanto mai essenziale per una società che si dimostra sempre più incentrata sul tempo presente e sull’individualismo, ma che continua ad aver bisogno di un legame con le proprie radici culturali”.
A Claudio Vaghi, presidente di 50&Più ed ideatore del Premio letterario insieme ai Musei Civici di Lecco, è toccato il compito di ricordare la storia di questa manifestazione. Istituito nel 2005, il Premio Letterario Internazionale “Alessandro Manzoni – Città di Lecco” si propone l’obiettivo di valorizzare la storia e la cultura del territorio lecchese, profondamente legato alla figura e all’opera di Alessandro Manzoni.
Due le sezioni in cui si articola: il Premio alla Carriera, istituito dal Comitato scientifico a partire dalla quarta edizione del 2008; e il Premio Romanzo Storico, che sarà assegnato dalla Giuria ad un’opera di narrativa in lingua italiana, edita per la prima volta, tra il 1° giugno 2009 e il 30 giugno 2010, che presenti caratteristiche di storicità o nella quale sia presente una prospettiva storica. Anche in questo caso particolarmente qualificato l’elenco delle opere premiate nelle scorse edizioni: nel 2005 Antonia Arslan con "La masseria delle allodole" (Rizzoli), nel 2006 Grazia Livi con "Lo sposo impaziente" (Garzanti Libri), nel 2007 Salvatore Niffoi con "Ritorno a Baraule" (Adelphi), nel 2008 Giuseppe Conte con "L'adultera" (Longanesi) ed infine, lo scorso anno, Giuseppe Pederiali con "La vergine napoletana" (Garzanti Libri).
L’annuncio della rosa delle opere finaliste sarà fatto a Milano, presso la Casa del Manzoni, in una conferenza stampa a fine settembre. E proprio Gianmarco Gaspari, direttore del Centro Nazionale Studi Manzoniani, ha evidenziato l’ampio numero di opere tra le quali la Giuria del Premio sta misurandosi: “E’ il segno che questo genere letterario, il romanzo storico, sta crescendo, spinto dalla voglia di ripercorrere e rileggere in veste nuova le tappe fondanti della nostra storia. Un merito in più per Alessandro Manzoni e per la sua capacità di reinterpretare in senso civile un tema forte ed identitario. Del resto l’opera del Manzoni sta conquistando sempre più anche il mondo giovanile. E questo è un dato importante, in un Paese che investe pochissimo in cultura”.
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