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La natura a Catania diventa un fumetto

Pubblicato il 26-05-2010


Strip e balloons per informare i coetanei e famiglie sui mille segreti delle piante medicinali e selvatiche di tre riserve etnee. Sono ragazzini di tre scuole elementari e medie di quartieri popolari di Catania - Coppola, Mascagni e Livio Tempesta – hanno fra i 9 e i 13 anni e hanno partecipato alla seconda edizione – presentata oggi a Catania - di “Viaggio per la natura”, il progetto realizzato, in collaborazione con l’Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente, dalle associazioni “Spes - Cultura e Servizi tra Gente” e “Ad Gentes”, da anni impegnate in attività educative e di promozione sociale ed ambientale fra i bambini dei quartieri più emarginati di Catania per promuoverne l’emancipazione civile e sociale. Le riserve protette “a fumetti” sono la Timpa di Acireale esplorata dalla Mascagni, il Complesso Immacolatelle e Micio Conti di San Gregorio oggetto di studio da parte della Coppola e la Riserva Naturale di Fiumefreddo dove gli studenti della Livio Tempesta, seguiti dalla guida naturalistica Giusy Musumeci, hanno potuto scoprire la sorgente principale dell’omonimo, freddissimo fiume, la “Quadara grande”, che in siciliano significa appunto “pentola” grande.

Oggi, nel salone del Teatro dell’Oratorio Salesiano di San Giovanni Bosco, nel quartiere di San Cristoforo, la Carta Naturalistica elaborata dai piccoli comics-makers, fresca di tipografia, è stata presentata alla stampa e consegnata dalle coordinatrici del progetto ai bambini che l’hanno realizzata e ai presidi, perché la distribuiscano a tutti gli alunni delle loro scuole. Alla manifestazione, che ha visto oltre settanta ragazzini mettere in scena con l’ausilio di musica e immagini, il racconto della loro esperienza nelle riserve naturali della provincia di Catania, hanno partecipato insieme alla presidente dell’Associazione Spes, Viviana Cugurullo, e alla vicepresidente dell’Associazione Ad Gentes, Daniela Calenduccia, i dirigenti scolastici dei tre istituti: Mariangiola Garraffo, Antonio Massimino e Paola Occhipinti.

“A differenza della prima edizione – spiega Viviana Cugurullo con Spes da vent’anni a fianco dei bambini dei quartieri popolari – quando abbiamo lavorato con le foto scattate dagli alunni, quest’anno abbiamo scelto i fumetti e ci siamo accorte da subito che i ragazzini si sentivano più coinvolti, sia sotto il profilo creativo che emozionale.”. Daniela Calenduccia, coordinatrice del progetto e “tutor” degli alunni in vari laboratori di grafica e tecniche di sceneggiatura, aggiunge: “Il fumetto, col suo linguaggio semplice e originale è risultato il metodo più efficace per divulgare le virtù terapeutiche di piante e fiori selvatici. Un patrimonio di informazioni che sappiamo essere ormai scomparso insieme alla civiltà contadina e che adesso viene riscoperto e rivalutato dalla medicina naturale Un’esperienza che li ha appassionati oltre ogni nostra previsione”. L’aspetto emozionale dell’approccio con la natura è ancora sottolineato da Rosarianna Pandolfo che ha curato proprio l’aspetto della conoscenza “mediata” dalle sensazioni: “Abbiamo puntato su un percorso esperienziale: i bambini infatti erano sollecitati a toccare con le proprie mani fiori, terreni, rocce vulcaniche per poi riprodurli sul foglio da disegno. Si sono aperti alla bellezza del creato e siamo convinti che abbiano imparato e interiorizzato l’amore e il rispetto per la natura non più appreso come arida “regola” ma come esperienza diretta”.

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