Da venerdì 18 a domenica 20 settembre Modena, Carpi e Sassuolo propongono lezioni magistrali, mostre, concerti, film, giochi e cene filosofiche. Tra i protagonisti Nancy, Elster, Sennett, Esposito, Shiva, Cacciari e Bodei
(Modena, Carpi, Sassuolo, 14 settembre) Lezioni magistrali, mostre, spettacoli, rassegne di film, letture, giochi per bambini e cene filosofiche. Sono quasi 200, e tutti gratuiti, gli appuntamenti del nono festivalfilosofia di Modena, Carpi e Sassuolo, dedicato quest’anno al tema della comunità e in programma da venerdì 18 a domenica 20 settembre in 40 luoghi diversi delle tre città.
La manifestazione, che lo scorso anno ha registrato oltre 130 mila presenze, si svolge sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica e gode del patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali. Da quest’anno, il festival è promosso dal “Consorzio per il festivalfilosofia”, i cui fondatori – ovvero i Comuni di Modena, Carpi e Sassuolo, la Provincia di Modena, la Fondazione Collegio San Carlo e la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena – sono i soci storici che hanno partecipato alla realizzazione del festival fin dalla prima edizione. Ad essi si affiancano come sostenitori istituzionali Regione Emilia-Romagna, Camera di Commercio di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e Confindustria Modena.
Piazze, chiese e cortili ospitano le oltre 50 lezioni magistrali del festival, che vede quest’anno tra i protagonisti Roberto Esposito, Massimo Cacciari, il modenese Carlo Galli, Salvatore Natoli, Carlo Sini, Stefano Rodotà, Umberto Galimberti, Eva Cantarella, Enrico Berti, Sergio Givone, Enzo Bianchi, Giacomo Marramao, Elena Pulcini, Enzo Vitiello, Piero Coda e Remo Bodei, supervisore scientifico del festival fin dalla prima edizione e ora membro del Comitato scientifico del Consorzio. Molti anche i filosofi stranieri, circa un terzo del totale, che vengono da ogni parte del mondo: tra loro i francesi Jean-Luc Nancy e Marc Augé, che è entrato a far parte del Comitato scientifico del Consorzio, gli spagnoli Fernando Savater e Francisco Jarauta, l’americano Richard Sennett, il norvegese Jon Elster, l’israeliano Avishai Margalit, il tedesco Bernhard Waldenfels e l’indiana Vandana Shiva. Le lezioni articolano le riflessioni più recenti sul concetto di comunità: filosofi politici, morali e del diritto, sociologi, antropologi e teologi presentano le modalità di rapporto tra i singoli all’interno della comunità proponendo riflessioni su valori quali l’amicizia e la fiducia, ma anche su motori del conflitto come il risentimento e la rivalità. Affrontano la tensione tra comunità istituita e diritti individuali, contraddistinti dai concetti di libertà e autodeterminazione; ma anche i diversi luoghi della comunità, dalle frontiere alle global cities, fino alle nuove forme di condivisione e connessione offerte dai social network.
Il programma filosofico del festival si arricchisce quest’anno della nuova sezione “la lezione dei Classici”: eminenti esperti commenteranno i testi che hanno maggiormente segnato la riflessione sulla questione della comunità, da Agostino a Derrida, da Schmitt a Marx, da Hobbes a Arendt.
Se le lezioni magistrali sono il cuore della manifestazione, un vasto programma collaterale coinvolge la narrazione (con letture di Ermanno Cavazzoni, Gianni Celati, Ivano Marescotti), il teatro (con Ascanio Celestini, David Riondino, Moni Ovadia, Alessandro Bergonzoni), il cinema (una rassegna di film di Peter Weir a Modena, una maratona dedicata alla “trilogia dei morti viventi” di George Romero a Carpi, la rassegna “Cinecomunità” a Sassuolo, per un totale di 17 film nelle tre serate), la musica (con un reading musicale di Vinicio Capossela, il folk di Woody Guthrie con Maurizio Bettelli e quello più nostrano di Romagna DOC), i libri, le iniziative per bambini e ragazzi.
Oltre venti le mostre proposte in occasione del festival: la prima personale in Italia dell’ americano Christian Holstad, una trilogia di mostre fotografiche che ricostruiscono i cambiamenti di una comunità cittadina dagli anni Venti a oggi, che culmina con un’esposizione fotografica di Olivo Barbieri, un’installazione di Ascanio Celestini dedicata alla memoria dei campi di sterminio, un’esposizione di figurine sul “catalogo degli umani tra ‘800 e ‘900” e una dedicata ai cimeli del generale Garibaldi, eroe dei due mondi.
E, accanto a pranzi e cene filosofici ideati dall’Accademico dei Lincei Tullio Gregory per 50 ristoranti ed enoteche delle tre città, nella notte di sabato 20 settembre è previsto il “Tiratardi”, con iniziative e aperture di gallerie e musei fino alle ore piccole.
Infoline: Consorzio per il festivalfilosofia, tel.059/2033382 e www.festivalfilosofia.it
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