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Premio Castiglioncello Costa degli Etruschi

Pubblicato il 01-09-2009


Cristiano Cavina, Giorgio Montefoschi e Renzo Paris sono i finalisti del XXII Premio Letterario Castiglioncello – Costa degli Etruschi. Sabato 29 agosto si è tenuta la presentazione dei tre libri finalisti con gli autori e la premiazione del vincitore in piazzetta a Castiglioncello


Cristiano Cavina con I Frutti dimenticati, marcos y marcos editore, Giorgio Montefoschi con Le due ragazze con gli occhi verdi ,edito da Rizzoli e Renzo Paris con La vita personale, edizioni Hacca, sono i finalisti della XXXII edizione del Premio Letterario Castiglioncello Costa degli Etruschi. La terzina dei finalisti che si contenderanno la vittoria di questa XXII edizione del Premio, in programma sabato 29 agosto, a Castiglioncello(LI), è stata scelta dalla giuria tecnica composta da Angelo Guglielmi, Masolino D’Amico, Maria Grazia Capulli, Carlo D’Amicis, Lorenza Foschini, Lorenzo Greco e Franco Cesati (segretario votante). Nel pomeriggio a partire dalle 18, alla Limonaia nel parco del Castello i tre autori finalisti, presenteranno i loro libri e saranno intervistati dai giurati. Contemporaneamente la giuria popolare, formata da 50 grandi lettori scelti dal comitato promotore, composto dall’ Amministrazione Provinciale di Livorno, dal Comune di Rosignano Marittimo, dall’Agenzia per il turismo Costa degli Etruschi e dalla Camera di Commercio di Livorno, voterà il libro prescelto tra i tre nello spazio adibito nel parco in prossimità della Limonaia. I critici della giuria tecnica hanno selezionato la terzina finale di romanzi di autore italiano scegliendo tra i 119 volumi inviati al Premio da oltre 50 case editrici italiane. Lo spoglio delle schede si terrà pubblicamente la sera di sabato 29 agosto, a partire dalle 21,30 in piazza della Vittoria a Castiglioncello, alla presenza dei giurati Angelo Guglielmi, Masolino D’Amico, Maria Grazia Capulli, Carlo D’Amicis, Lorenza Foschini ,Lorenzo Greco e Franco Cesati, dopodiché si proclamerà il vincitore della XXXII edizione del Premio. In caso di ex-aequo avrà valore la classifica espressa dalla Giuria Tecnica del Premio. La cerimonia di premiazione sarà presentata dall’attrice Anna Meacci. La serata si concluderà con uno spettacolo- reading dedicato a Renato Fucini a cura dell’attore Massimo Grigò.

I frutti dimenticati di Cristiano Cavina edito dalla casa editrice Marcos y Marcos, è uno straordinario invito a scovare, proteggere e salvare ogni possibile frutto dimenticato. Un tributo profondo all’amore, in ogni sua forma e stagione. E una conferma del potere vitale, rigenerante della narrazione e della fantasia. Nel romanzo si racconta la storia di Cristiano, un ragazzo di trentatrè anni che sta per avere un figlio da una ragazza che non ama più, e nel contempo dalle nebbie del passato riappare suo padre. Il padre che non ha mai conosciuto, perché sparito subito dopo aver messo incinta sua mamma. E il padre che ora sta per morire, e che ha scelto proprio questo momento per rivelarsi. La fantasia lo aveva trasformato in un uomo quasi magico, protagonista di imprese straordinarie. Ora quel padre da sempre ignoto è sbucato all’improvviso, lo ha rintracciato. Di punto in bianco, lui dovrebbe chiamare papà un uomo che “per me non è niente, non è nessuno”. Proprio quando diventa babbo anche lui, mentre tutto sembra sfuggirgli di mano. Non è facile diventare figlio e padre nello stesso momento. Non è facile separarsi dalla madre del proprio figlio proprio in quel momento. Per fortuna, c’è un pozzo segreto e senza fondo a cui attingere. Un pozzo scintillante di amicizie e passioni, racconti e personaggi, avventure reali e immaginarie: piante officinali dai profumi secolari e sogni che volano come mongolfiere, nonne dai poteri speciali e secoli di battaglie nascoste tra le foglie. Per vedere sempre oltre, in mezzo alle onde della vita. E trovare una lingua segreta con cui parlare al proprio figlio appena nato. Cristiano Cavina è nato a Casola Valsenio, in provincia di Ravenna, nel 1974. Cresciuto con la mamma e i nonni materni in “un appartamento striminzito” delle case popolari: traboccante di energia “catastrofica”. Ascoltando i racconti nei bar, sviluppa una passione viscerale per le storie: i libri diventano presto la sua seconda casa. Senza esagerare con gli studi e lavorando dove capita, comincia a sua volta a raccontare. Vince qualche concorso letterario; nel 2002 pubblica il primo romanzo, Alla grande, Premio Tondelli 2006. Dopo Nel paese di Tolintesàc (2005) piccolo grande bestseller felliniano, e Un’ultima stagione da esordienti, epica comica e commovente dell’adolescenza. Cristiano Cavina è considerato una delle rivelazioni più sorprendenti della nuova narrativa italiana.

Ne “Le due ragazze con gli occhi verdi”di Giorgio Montefoschi, l'eros, inteso come attrazione dei corpi e dell'anima che non conosce regole e confini, è il grande protagonista di questo romanzo, che a molti potrà parere inverosimile e invece è custode di una profonda verità. Pietro e Laura si sono amati da ragazzi. Poi, lei lo ha lasciato. Si rivedono, casualmente, dopo vent'anni, e di nuovo scoppia una passione travolgente. Ma Pietro è un uomo solo, Laura è sposata e madre di due figli. La vita è andata troppo avanti per il loro amore: in pochi mesi, i sensi di colpa e un evento drammatico chiudono definitivamente la vicenda. Dieci anni più tardi, Maria, la figlia maggiore di Laura, incontra Pietro: anche lei casualmente. E’ identica a sua madre: ha la sua voce, i suoi occhi. Presto consapevole che la ragazza si sta innamorando di lui, Pietro è sconvolto: diviso tra la tenerezza che Maria gli ispira e la nostalgia per la perdita dell'unica donna che ha amato, da cui non è mai riuscito a liberarsi. E un dissidio profondo, in cui ancora una volta il senso della colpa fronteggia la tentazione. Giorgio Montefoschi, nato nel 1946 è uno dei maggiori scrittori italiani. Tra i suoi romanzi ricordiamo La casa del padre, Premio strega nel 1994, nel 1999 con Non desiderare la donna d’altri si è aggiudicato il premio Fregene e nel 2003 con la sposa il premio Mondello.

"La vita personale" di Renzo Paris è il romanzo di un'intera generazione, quella dei poeti e critici della seconda scuola romana di poesia. Questo romanzo è un ampio affresco degli ultimi quarant'anni della società italiana. E sfilano, in questo eroicomico colloquio con le ombre, i protagonisti della letteratura degli ultimi decenni: Moravia, Pasolini, Amelia Rosselli, Elsa Morante, Enzo Siciliano, e molti altri. Ma, soprattutto, due critici-fratelli, l'Hidalgo e Crudelia, veri e propri "uccellacci" della coscienza dilaniata e ridanciana di Paris. "La vita personale", però, è soprattutto un romanzo d'amore. Le tre indimenticabili donne di questo libro, Laura Buffetti, Karen Willis e Sara Frisch, a loro volta emblemi di tre diverse epoche storiche, sono raccontate ora con passione, ora con risentimento, ora con buffonerie da boccaccesca commedia all'italiana. In questo romanzo, inoltre, ci sono molte altre cose: il mito della poesia, un mostruoso complesso edipico, le mode vecchie e nuove, i pettegolezzi, la famiglia, la paternità, il sesso e le guerre di ieri e di oggi. La vita personale di Paris, tra i suoi romanzi più importanti, è il resoconto di un'intera vita, un testamento, un lucido e doloroso sberleffo alle proprie ossessioni amorose e sentimentali. È, anche, un romanzo pieno di oscillazioni, se è vero che attraversa indenne molti generi, dalla lirica alla pochade, dall'autofiction alla commedia degli equivoci, dal romanzo sociologico al melodramma. Renzo Paris, poeta, narratore e saggista, è nato a Celano (AQ) nel 1944. Vive a Roma. Ha pubblicato romanzi: Cani sciolti (Transeuropa, 1988, tradotto in Francia), Frecce avvelenate (Bompiani, 1974), Filo da torcere (Feltrinelli, 1982), Le luci di Roma (Theoria, 1990), Squatter (Castelvecchi, 1999), Ultimi dispacci della notte (Fazi, 1999, tradotto in Germania). Ha raccolto le sue poesie in Album di famiglia (Guanda, 1990). Nel 1988 ha pubblicato un libro autobiografico sul ’68 (Cattivi soggetti, Editori Riuniti), nel 1995 Romanzi di culto (Castelvecchi) e un anno dopo la biografia di Alberto Moravia Una vita controvoglia (Giunti). Insegna Letteratura francese all’Università di Viterbo. Per minimum fax ha pubblicato Ritratto dell’artista da vecchio. Conversazioni con Alberto Moravia (2001).

I nominativi dei 50 Grandi Lettori che costituiscono la Giuria Popolare del Premio Castiglioncello sez narrativa, non sono noti, ma conservati in busta chiusa presso gli uffici dell’Agenzia per il Turismo Costa degli Etruschi. La giuria tecnica della sezione Narrativa:

Angelo Guglielmi, fondatore con Umberto Eco e Edoardo Sanguineti del collettivo letterario neoavanguardista Gruppo 63, storico e illuminato direttore di RAI TRE, che creò l’innovativa rete facendo passare in pochi anni lo share dal 2% al 12%. Sotto la sua direzione nacquero programmi come Blob, Quelli che il calcio, Avanzi, Samarcanda, Telefono giallo, Mi manda Lubrano, Chi l'ha visto? e Un giorno in pretura. Da anni svolge l'attività di critico letterario (per dieci anni all'Espresso e poi su Diario, La Stampa, l’Unità e altri periodici) diventando uno dei più temuti critici della nuova narrativa italiana.

Maria Grazia Capulli, laureata in lingua italiana, giornalista RAI conduttrice del tg2 e curatrice di Achab Libri, la rubrica culturale all'interno del tg2, che si occupa di libri, di novità editoriali, approfondimenti ed interviste sull'argomento.

Masolino D'Amico Scrittore, traduttore, critico letterario, sceneggiatore e dialoghista cinematografico, è nato a Roma dove si è laureato. Dopo aver conseguito il diploma post-laurea in Materie Letterarie al Trinity College di Dublino, ha insegnato nelle Università di Edimburgo e di Pavia ed in seguito, come visiting professor, alle Università di Middlebury nel Vermont, al Barnard College ed alla Cooper Union di New York. Attualmente è ordinario di Storia del Teatro Inglese all'Università di Roma 3. Dal 1989 è critico teatrale de La Stampa.

Carlo D’Amicis redattore e conduttore di Fahrenheit, la seguitissima trasmissione di radio3 dedicata ai libri e alla letteratura. Carlo D’Amicis è anche un apprezzato romanziere.

Lorenza Foschini Giornalista, autrice, e conduttrice di programmi televisivi della RAI (Misteri e Il filo d’Arianna), è stata presentatrice delle principali edizioni del TG2. Vaticanista, sempre per il telegiornale, ha seguito i viaggi di Giovanni Paolo II in tutto il mondo. Attualmente è vicedirettore di Rai Notte. Per le edizioni Studio Tesi ha tradotto dal francese Ritorno a Guermantes, raccolta di inediti proustiani, e per l’editrice Portaparole il romanzo “Il cappotto di Proust”. Per Rizzoli ha scritto Inchiesta sui misteri di fine millennio (Premio Scanno). Per Mondadori ha curato il saggio del grande politologo Giovanni Sartori, La democrazia in trenta lezioni, tratto da una delle sue trasmissioni televisive

Lorenzo Greco docente di letteratura contemporanea all’Università di Pisa e di sociologia all’Accademia navale di Livorno.

Segretario votante del Premio, è stato confermato il giornalista e editore Franco Cesati.

IL PREMIO CASTIGLIONCELLO COSTA DEGLI ETRUSCHI:

Il Premio Castiglioncello Costa degli Etruschi, si divide in tre sezioni:

la prima, in ordine cronologico, è quella di Cultura Politica Contemporanea, promossa in collaborazione con la Fondazione Spadolini- Nuova Antologia. Questa sezione del premio, dedicata a Giovanni Spadolini. La seconda sessione del Premio, dedicata alla Comunicazione per un’opera

riguardante le tematiche di teoria della comunicazione e dei linguaggi, semiotica, sociologia della comunicazione, etica della comunicazione, di un autore italiano contemporaneo pubblicata tra il 1 aprile 2007 e il 31 marzo 2008.

La terza sessione, quella conclusiva è dedicata alla narrativa ed è giunta alla XXXI edizione. Possono concorrere al premio le opere pubblicate per la prima volta dal 1 giugno 2007 al 31 maggio 2008.

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