Colpo di scena all'edizione 2009 del Premio Strega: nessuno scrittore della casa editrice Mondadori sara' in gara. Lo ha annunciato Gian Arturo Ferrari, direttore generale Divisione Libri del gruppo di Segrate. ''Premesso che ogni casa editrice del gruppo e' autonoma e che ogni direttore editoriale decide liberamente, posso dire che Mondadori quest'anno non ci sara', semplicemente perche' non c'e' stata nessun particolare accensione di interesse'', ha detto Ferrari in un'intervista pubblicata oggi da ''Il Corriere della Sera''.
Mondadori viene da due vittorie consecutive allo Strega: Niccolo' Ammaniti con ''Come Dio comanda'' e Paolo Giordano con ''La solitiudine dei numeri primi''. Osserva sulla stessa linea, in un'intervista a ''La Repubblica'', Massimo Turchetta, direttore generale delle edizioni Mondadori: ''Ci sono anni in cui e' meglio concentrarsi sulla semina, dopo aver molto raccolto. Abbiamo vinto per due anni consecutivi, quest'anno vogliamo concentrarci piu' sugli autori che sui premi''. Nelle scorse settimane si era parlato con insistenza di due libri come possibili candidati Mondadori allo Strega: Alessandro Zaccuri con ''Sanremo e l'infinita notte'' e Mauro Corona con ''Le voci del bosco''. Ma l'assenza alla gara imminente non e' da leggere come uno schiaffo allo Strega, tiene a precisare Ferrari, che considera il premio romano ''un'istituzione antica e benemerita, paragonabile al Booker Prize inglese, al Goncourt francese''. Semmai e' una risposta indiretta alle polemiche che sono fioccate dal marzo scorso a proposito del presunto vincitore annuncato del 2009, che hanno portato al ritiro della candidatura del superfavorito Daniele del Giudice con ''Orizzonte mobile'', pubblicato da Einaudi, casa editrice della galassia mondadoriana. E a tal proposito Ferrari puntualizza: ''Del Giudice non si e' ritirato, semplicemente non e' stato mai candidato. Erano appunto ipotesi, voci, pettegolezzi''.
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