Per festeggiare al meglio i suoi primi dieci anni, scrittorincittà ha deciso di concentrare la sua attenzione su un tema vertiginoso come l'infinito. E di osservarlo - e farlo raccontare dai suoi ospiti - da una prospettiva specifica: dai suoi “bordi”.
L'infinito è un luogo. È un desiderio e una paura. È un istinto, un'ambizione, ma può essere anche, paradossalmente, un limite. È un concetto matematico eppure lo sperimentiamo, in forme diverse, nella nostra esperienza quotidiana, scatena tensione, impazienza, ma anche esaltazione, voglia di andargli incontro. Infinito è quello che, romanticamente e nostro malgrado, ci tormenta, e contemporaneamente è il pensiero impossibile, quello che ci mette con le spalle al muro, che ci fa perdere la testa. Nell'infinito si inoltra la nostra immaginazione, verso l'infinito si muove ogni esplorazione, sia essa fisica o della conoscenza. Da un infinito, pare, proveniamo, e verso un'altra specie di infinito, pare, stiamo andando.
Il programma:
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