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Positano. Mare, Sole e Cultura 2008

Pubblicato il 08-07-2008


Positano Costiera Amalfitana. Mare Sole e Cultura dedica la sua XVI edizione alle contaminazioni e presenta in una continua contaminazione dialettica, sociologi, politologi, politici, scrittori impegnati e personaggi dello spettacolo, in quel caleidoscopico incrocio di relazioni umane, volute o subite, che è la vita,essa stessa,contaminazione incontro o scontro di storie scritte su DNA e ulteriormente modificati dalla complessità dell'esistere. Contaminazione tra disperazione e speranza, tra letteratura e attualità, tra il piacere di leggere ed il dovere di sapere per vivere con consapevolezza le proprie scelte. Contaminazione tra razze, tra tolleranza e rispetto umano, tra insofferenza e povertà di spirito; contaminazione tra geometrie matematiche e irregolarità del cuore, tra ispirazione ed espiazione. E' il respiro della vita,in alcuno dei suoi molteplici apsetti che permea questa edizione attraverso le pagine di Corrado Augias, del Cardinale di Napoli Crescenzio Sepe, di Antonio Monda, di Paolo Giordano (caso letterario dell'anno), di Genny Sangiuliano, di Walter Siti e di Giuseppe Ayala. E, nelle contaminazioni, tra mito, media e fenomeni di costume, due X Factor: l'effervescenza del melomane Alfonso Signorini, che rievocherà il mito della Callas, e l'evento fuori programma centrato su un personaggio che ha cambiato il linguaggio televisivo degli ultimi anni, Simona Ventura, cui è affidata la chiusura nella splendida cornice di Palazzo Murat, in una festa dedicata ai giovanissimi. Come nasce la passione per la lettura? Perché leggere fa bene, ma può talvolta anche far male? E perché non riusciremo mai a sostituire il piacere che dà la lettura di un libro stampato con le altre possibili forme di lettura "elettronica"? Positano. Mare Sole e Cultura taglia il nastro della sua XVI edizione con un grande dibattito sulla lettura. Protagonista della serata, il 4 luglio, Corrado Augias, autore di Leggere - perchè i libri ci rendono migliori , più allegri e più liberi, che con gli ospiti della serata, Luciano De Crescenzo, Piergiorgio Odifreddi e Mimmo Liguoro, si interrogherà sul significato “dell'attività del leggere", attraverso una sorta di racconto autobiografico. Augias, attraverso i propri ricordi, riesce a trasmettere la piacevolezza del leggere e soprattutto invita il lettore a conoscere anche altri libri. Il libro dunque, quale strumento di conoscenza ed anche di speranza. Ed è proprio il messaggio “Non rubate la speranza” il tema centrale del 6 luglio. Un libro con cui il Cardinale Crescenzio Sepe ribadisce, fin dalla copertina, che “Napoli non morirà”. Arcivescovo di Napoli dal 2006, Il cardinale Sepe, lontano da stereotipi e pregiudizi, racconta la sua città, "terra di sangue e speranza", attraverso la sua verità. Criticando i lassismi di una certa politica e le connivenze della società civile, il cardinale indossa gli abiti del pastore, del padre, del fratello e compie un viaggio nel cuore più nascosto della sua città. Percorre le strade e i vicoli delle periferie più dissestate, incontra i sacerdoti che operano nelle numerose realtà parrocchiali sparse sul territorio della diocesi, promuove iniziative di solidarietà a favore dei più umili e dei più poveri. Restituisce al lettore l'immagine di una Napoli piena di risorse e di fiducia nell' "altro", capace di accogliere e di amare con dignità, di scommettere su un futuro migliore: “Conosciamo - ha affermato Sepe - le ferite di Napoli. Ma non basta conoscere; bisogna reagire, impegnarsi nella costruzione di una umanità migliore. Sappiamo bene che un impegno concreto può nascere solo dalla fiducia, dalla speranza nel futuro”. Contaminazioni Novecentesche: da Prezzolini a Gramsci. Il tema che sarà affrontato il 7 luglio sulle terrazze delle Agavi, con Gennaro Sangiuliano, autore di una biografia su Giuseppe Prezzolini, Emma Giammattei e Vittorio Feltri Antonio Monda – regista, professore alla New York University, giornalista, autentica istituzione culturale italiana a New York - presenterà il 9 luglio “Assoluzione”, definito “un inno al garantismo di scuola meridionale”, dove il momento magico della giustizia è l'assoluzione, non il tintinnio delle manette. La norma nasce da contaminazione d'esigenze etiche e di sicurezza sociale e, il progresso, dal confronto tra generazioni. Contaminazione come perfezione della scienza e imperfezione connaturata nelle emozioni. Così sarà il 10 luglio per il giovane Paolo Giordano, caso letterario dell'anno. Il suo romanzo d'esordio, La solitudine dei numeri primi, rappresenta una storia di affinità elettive: Alice e Mattia, coppia di "primi gemelli" separati nella serie da un solo numero pari, tentano di condividere la solitudine, ciascuno dentro le mura ben salde della propria inguaribile ferita. Alice ha sette anni quando, durante uno degli odiati corsi di sci, si perde nella neve e cade: rimarrà zoppa per tutta la vita. Mattia ha una gemella con un forte ritardo mentale. Paolo Giordano ci parla di geometrie e di cuore e forse, anche delle geometrie del cuore. La contaminazione nella sua accezione più negativa, la connivenza, sarà protagonista a Positano della serata del 15 luglio: se ne discuterà con Giuseppe Ayala autore del libro Chi ha paura muore ogni giorno, che con Piero Grasso e Adriana Musella rievocherà quella terribile estate del 1992, quando due esplosioni di enorme potenza annientarono la vita di tre magistrati (Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo, Paolo Borsellino) e di otto giovani che li scortavano, ribadendo al mondo intero cosa significa opporsi alla mafia siciliana. Contaminata, ma dalla borghesia, appare invece la borgata descritta da Walter Siti ospite a Positano il 17 luglio. Il contagio, un romanzo sulla periferia di Roma, offre lo spaccato di una realtà che sta trasformandosi in un'indifferenziata poltiglia urbana e umana. E così, mentre le borgate si stanno adeguando ai valori borghesi, la borghesia assume le caratteristiche della borgata: legge della giungla, sogni di lusso impossibile, diffidenza reciproca, assenza di futuro. Infine, la kermesse indaga anche sulla contaminazione intesa come trasversalità di argomenti e di presenze, proprio per questo gli ultimi due appuntamenti lambiscono altri mari: il 25 luglio il ricordo di Maria Callas, attraverso il romanzo di Alfonso Signorini, diventa un grande fuilletton con testimonianze d'eccezione, Valentina Cortese, Valeria Marini e Maria Dragoni e la proiezione di alcune scene del film Callas Forever di Franco Zeffirelli. Fuori programma il 29 agosto, per il gran finale, Simona Ventura incontrerà il pubblico a Palazzo Murat, per giocare su un tema caro ai più giovani, il fatidico X factor, l'ingrediente per sfondare nel mondo dello spettacolo. Velinismo o professionismo? Nulla è più contaminato del teleschermo. “La Parola e la Legge” è invece il tema del seminario di studi condotto da Giulio Giorello che si terrà lunedì 7 luglio a Palazzo Murat nell'ambito del Premio Internazionale di giornalismo Civile conferito dall'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici.

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