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Versi sommersi.

Pubblicato il 17-03-2008


L'associazione culturale La Cattedrale di Cusano Milanino(Mi) e Dana Drunk presentano la rassegna: Versi sommersi. Autori emergenti provenienti da tutta Italia si esibiscono in un melting pot di readings, musica, teatro e immagini, affrontando ogni volta un argomento diverso.



Il programma:
Domenica 30 marzo: Dana Drunk, A.R., Giovanni Vitale in "Mi piacessero le tette, non parlarmi del maiale!". Argomento: le nevrosi.

Domenica 6 aprile: Bruno Panebarco, Mirellaesse, Senz'A. in "Arte pericolosa/La voce degl'ultimi". Argomento: l'emarginazione.

Domenica 13 aprile: Fabio Barcellandi, Borraccho, Alessio Taffarello in "Quotidiani singoli viaggi". Argomento: la quotidianità fra commedia e noir.

Domenica 20 aprile: Mario Favini, Federico Di Leva, i Menestrelli di Jorvik in "Bibliocomio: Testi da legare". Argomento: La pazzia.



Tutti gli spettacoli si terranno presso:


La Cattedrale


Cusano Milanino - via Zucchi 39/g.


info@lacattedrale.org



Per info:


Versi Sommersi


Dana Drunk


La Cattedrale


info@lacattedrale.org



La Cattedrale:



L'associazione culturale Release "La Cattedrale" nasce nel 2004 dalla volontà e dalla possibilità, di utilizzare come spazio la sua attuale sede, di Simone Comità e Didier Vernabel.


Entrambi già impegnati professionalmente in campo artistico, come ballerini, coreografi e, nel caso di Vernabel, anche come produttore musicale, decidono di mettere questo spazio a disposizione dell'arte e dei suoi fautori, con un occhio di riguardo a tutti quegli artisti volti a sperimentare e a cercare mezzi creativo-espressivi fuori dagli schemi, oltre le convenzioni.


Di norma la Cattedrale si offre come uno spazio polivalente, in ambito culturale-artistico, a disposizione di chiunque sia abbastanza volenteroso, volendo fungere da vero e proprio sostegno non solo per nuovi artisti ed organizzatori ma anche per tutti coloro siano abbastanza curiosi e affamati di novità.



La Cattedrale e versi sommersi:



Il carattere della cattedrale e di tutti i suoi collaboratori porta alla generazione spontanea dell'idea che vorrebbe portare un evento letterario all'interno della sua sede.


Dapprima l'evento letterario doveva rivolgersi prevalentemente a editori medio piccoli ed indipendenti, ma in seguito al molto entusiasmo accompagnato da una poca convinzione degli editori contattati, si decise di accogliere la proposta di una scrittrice, avvertita dalla sua casa editoriale delle nostra iniziativa


Si è quindi deciso di rivolgere l'evento anche, anzi soprattutto ed attualmente esclusivamente, ad autori con all'attivo pubblicazioni o senza, offrendogli la possibilità di dare forma ad un evento che fosse al massimo rappresentativo dei loro lavori.


Il seguito è Versi Sommersi, un evento nato dall'entusiasmo di una scrittrice, Dana Drunk,e di tutti i suoi partecipanti.



Dana Drunk:



L'evento che è ideato da me ha lo scopo di far sentire le voci sommerse, le voci che non hanno facile accesso ai canali mediatici classici, ma non per questo le loro idee sono meno importanti, anzi, in una società dove tutti sono dei robot tutti uguali senza personalità, queste voci sommerse propongono un'alternativa anche di vita, che non sia basata sul concetto di lavoro-consumo-muoio, ma sul concetto di VIVO al 100% La mia idea e di quelli della cattedrale è quella di dare spazio a queste voci, un piccolo gesto che dalla valenza immensa. Non ci sono spazi dedicati all'arte, allora bisogna sgomitare, bisogna crearseli e per fare ciò bisogna avere un po’ di fantasia.



GLI AUTORI e i loro siti



Dana Drunk:


DANA DRUNK


Sono nata il 14/09/1980. Vivo a Lentate sul Seveso, in provincia di Milano, in piena Brianza.


I miei sono operai e sono stati dei genitori meravigliosi. Mi hanno trasmesso il valore della libertà e l’amore per la vita, per la ricerca, l’avventura.


Sono sempre stata molto sensibile e ribelle.


Ho fatto le elementari, le medie, il liceo scientifico e mi sono laureata in scienze politiche nel 2004 e poi ho fatto un master in gestione delle risorse umane. Non ho un lavoro stabile, mi occupo di formazione.


Nell’adolescenza ho iniziato a scrivere canzoni e poesie in modo molto naturale, quando avevo l’ispirazione.


Ho sempre suonato in gruppi musicali, poi dal 2001 ho fondato i Krampack e tuttora suono con loro, anche se abbiamo avuto dei cambi di formazione. Facciamo pezzi nostri in italiano, genere pop rock elettronico. Io scrivo testi, melodie ed armonie e gli altri si occupano della difficile fase dell’arrangiamento.


Nel novembre del 2002 ho comprato un computer ed ho iniziato a raccogliere e selezionare le tante poesie che avevo in giro e le ho trascritte in word, così è nata la mia prima raccolta che ho intitolato “Cercando luccicanza”.


Non ho mai pensato di proporre la raccolta ad una casa editrice, quindi l’ho lasciata lì.


Poi ho continuato a scrivere altre poesie sempre su fogliettini di carta volanti.


Nel Settembre del 2007 non avevo niente da fare e quindi ho riordinato i cassetti ed ho trovato un mucchio di nuove poesie, mi sono accorta che avevano tutte un forte legame fra loro per sostanza e continuità. Ne ho fatto un’altra raccolta che ho intitolato “Poesie di lotta e rivoluzione”.


Poi un mio amico mi ha detto che esistevano dei siti in cui ognuno poteva postare le proprie poesie. Quindi ho postato le mie poesie nuove su www.autoriemergenti.it e lì sono venuta in contatto con Vera Ambra, presidentessa della casa editrice Akkuaria, la quale mi ha proposto di pubblicare “Poesie di lotta e rivoluzione”. Tuttavia per me quell’opera non era ancora terminata e quindi le ho fatto leggere “Cercando luccicanza” che le è piaciuto e dunque me l’ha pubblicato.


Attualmente sono impegnata ad organizzare eventi vari per autori emergenti e sono occupata a partecipare agli eventi organizzati della mia casa editrice.


Il libro non mi ha cambiato la vita, sono sempre squattrinata e precaria, ma sono soddisfatta di me stessa.



Borraccho:
Mi chiamo Christian Missaglia e sono del 76'.


Ho maturato passione per la scrittura fin da piccolo componendo poesie e racconti brevi che come filo conduttore avevano la descrizione della mia realtà quotidiana.


Letterariamente nel corso degli anni a venire mi sono interessato a quel fenomeno tipicamente americano che va sotto il nome di "Beat Generation".


Ho trovato molti tratti comuni con la mia esistenza e tratto spunti interessanti per sperimentare nuove forme di scrittura.


Da tre anni circa ho iniziato ad esibirmi in spettacoli di reading musicali (ad alto tasso alcolico) su testi sempre scritti da me, ed è iniziato un sodalizio con vari musicisti che hanno scelto di accompagnarmi e condividere questa nuova esperienza.


Per la serata in Cattedrale ad accompagnarmi al basso elettrico ci sarà Andrea Castelli , affermato musicista e compositore che ha militato per un decennio negli Shandon, e che ora è impegnato in vari progetti musicali molto eterogenei (Melloncek e Jinka Percussion Orchestra).


Che altro dire!!!


Nulla.
Mi attendo solo un pubblico numeroso...


Ehhh...
nient'altro.



A.R.:
- Alessandro Ronchi ha scritto poesie, ma ora scrive narrativa (breve) e saggistica, perché si è convinto che significato e significante coincidano. -



Mirellaesse:
Mirella Esse, Parma.


Artista ‘tardiva’, mi sono dedicata all’espressione creativa da otto anni.


Partendo dalla pittura (acrilico su tela e legno, “Contaminazioni”, 2002), sono approdata a una tecnica virtuale: fotografia digitale manipolata al computer, stampata su vari supporti e ritoccata ad acrilico. Dall’ossessione per una testa di gesso (“Salomè”, 2003; “Piani criminosi” 2004) fino all’ “Ansia di statua” del 2005 : queste opere sono state esposte in mostre personali e collettive in Emilia Romagna (Parma, Piacenza, Ferrara) e Francia (Nizza) tra il 2002 e il 2007.


Si scrive di Prassitele: “Le sue statue rendono ciò che resta nascosto ai mortali,la coscienza che si presume la divinità abbia di se stessa. Se con il termine divinità s’intende in senso lato l’Oltre che trascende il quotidiano avvicinandoci al sogno, direi che questa affermazione si avvicina al nucleo della mia esperienza figurativa (che da sculture classiche tende a prendere spunto).


Ho collaborato a un’installazione-performance (“Occidente perde la testa”) con Ziggurat Eventi di Trento, nel 2005 a Parma, Modena e Ferrara.


Tutto il mio percorso creativo è visibile nel sito www.mirellaesse.it.


Dal 2006 ho scelto di dedicarmi alla narrativa: la mia produzione figurativa e quella narrativa sono accomunate da un intento surreale. Non mi ritengo una pittrice né una scrittrice nel vero senso del termine: sono soltanto una persona che ha bisogno di esprimersi in modo creativo, in un modo o nell’altro, dipende dal momento e dalle idee.


Tra i racconti finora pubblicati:


Invito a cena alla corte dei trionfi


- terzo classificato al premio 2006 di Hermatena Edizioni


Non ho mai suonato il violino


- finalista al premio internazionale Il Prione 2006, Edizioni Giacchè, La Spezia;


- 1° premio narrativa Le Mond Club 2006;


- pubblicato sulla rivista Writers Magazine Italia, Delos Books Edizioni, n°9, 2007


Che cosa non darei per te


- secondo classificato Premio WMI a tema ‘L’Erotismo’, 2006;


pubblicato sulla rivista Writers Magazine Italia, Delos Books Edizioni, n°8, 2007



Senz'A:


Il talento fa quello che vuole, il genio fa quello che può.


Dacché nessuna delle categorie di cui sopra si azzarda ad irretirmi, nasco (tramontando), come scrittore, al seguito d’un iniziato depensarmi disilluso figlio di sterile pensarsi. Arduo nasce quest’io schiavo dell’inchiostro, come co-natus di impersonale volontà creatrice.


De-scrivere il volersi impossibilitato da sempre ineguali se stessi: inizio, fine e mezzo della mia opera (così mi concedo di definirla).


Dell’arte mi interessa e possiede l’eccesso, non-arte per l’arte, si è capolavori, non si produce, ma si è prodotti in un orgiastico smembrarsi in versi satiresco.


Gli è un’apolidicità linguistica mirante a decostruire ciò che è classico, non in funzione, ma in vista di ciò che sarà presente ogni qualvolta lo (si) vorrà; libertà delle parole di inventarsi, delle convenzioni del linguaggio di lasciarsi cadere: mi tento e sono tentato ad afferrare lo scorrere stesso senza riuscire ad ottenere altro che suoni.


Non c’è luogo per assurdità metafisiche nell’opera di questo non-più, né per maiuscole significanti chissà quale assenza trascendentale.


Disarticolazione, lussazione del discorso a produrre una lingua incapace di possedersi e di regolarsi: risultato di uno sforzo asistematicizzante che unisce in coro le avanguardie di ogni periodo storico.


Così scrivo allo stesso modo di ciò che c’è e di ciò che non c’è, senza pretendere di porre l’un modo d’esistere al di sopra dell’altro.


Fine d’un quanto mai complicato ritrarmi.


Alessandro Togni (Senz'A.).



Giovanni Vitale:




Fabio Barcellandi:


Dal 2003 impegno il mio tempo libero scrivendo poesie e racconti, partecipando saltuariamente a qualche concorso letterario e riscuotendo discreti successi.


Mie poesie e miei racconti sono on-line sui siti Poetare.it, Impulsesart.it, sul forum della Writers Magazine Italia (WMI), ma anche su altri portali nazionali: Opposto.net, Balbruno.altervista.org che mi ospitano.


Un primo corpus di nove poesie è stato pubblicato nel 2006 nell’antologia “Il Mercante d’Inchiostro” edita da Farnedi Edizioni; un ulteriore corpus di sette poesie è presente nell’antologia “Florilegio” edita da Lisi Editore nel 2007; sempre del 2007 è la mia prima raccolta personale, “Parole Alate”: poesie ispirate dall’omonima canzone di Meg, edita da Cicorivolta Edizioni; un racconto è stato pubblicato sul numero di febbraio 2007 del mensile Macworld e un secondo sulla rivista WMI (Writers Magazine Italia) no. 7.


Collaboro con la rivista Writers Magazine Italia, recensendo libri di poesia. Coopero anche con il sito di scrittura creativa Opposto.net, che si occupa di creatività, narrativa, racconti e poesia; con Tellusfolio.it, il giornale telematico dedicato ad argomenti di attualità e cultura; e sono il moderatore del forum (Qforum) dedicato alla poesia del il sito Qlibri.it.



Bruno Panebarco:


BRUNO PANEBARCO nasce, senza volerlo, a Roma, nel 1959. All'eta' di 1 anno, attenta alla vita degli ignari passanti, con lancio di lucchetti da mezzo chilo, dal balcone dell'abitazione dei propri genitori. Dopo un'infanzia "dorata", passata per le strade del quartiere popolare di "Mirafiori" a Torino, nel '75 o giu' di li', lancia la molotov che incendiera' la sede del M.S.I. di corso Francia. Abbandonata la pratica del "lancio del porfido sul celerino", nel tentativo di dare un senso alla propria vita, si dedica per molti anni alla sperimentazione di vari "prodotti chimici" non meglio specificati e ai viaggi di piacere nelle maggiori capitali europee, visitando luoghi di grande interesse storico, artistico e culturale - il quartiere latino a Parigi, Voundel Park ad Amsterdam, Kreuzberg a Berlino, etc. etc. etc. - Non tralascia nel frattempo di scattare qualche migliaio di fotografie, sua grande passione e di suonare in una band di culto della new wave torinese degli anni '80, I PROSTITUTES. Dopo tutti 'sti casini e molti altri ancora, approda, ma senza gettare l'ancora, in un posto che ha chiamato, "Ce n'est qu'un debut" (continuons le combat!), nel quale con l'amico artista Dario Farinelli cerca, col suo vecchio pallino d'alchimista, di ricavare ossigeno dall'aria consumata che appesta l'arte. Nel 2004 pubblica un libro, “Fedeli alla roba” dove racconta tutte le sue malefatte degli anni ruggenti. Oggi e' felice padre di Martina e compagno di Claudia e la sua massima aspirazione e' contribuire a creare una realte' migliore e piu' umana, fabbricando sogni tramite i colori e le parole (ma senza smettere l'arco e le frecce!).



Mario Favini:


Mario Favini nasce nel 1985 a Borgomanero (NO), e vive a Varallo Pombia. Dopo aver frequentato il liceo scientifico si è (purtroppo, secondo lui) iscritto ad Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio al Politecnico di Milano. Laureatosi col massimo dei voti nel 2007, attualmente studia Lettere Moderne a Pavia.


A marzo 2008, per Cicorivolta Edizioni, uscirà il suo romanzo Centro Commerciale, una storia surreale fatta di alienazioni e incomunicabilità, ironia e divertimento, tra salsicce zampute e commessi zannuti, uomini-frigo e saponi al salmone, ma anche corchi, parappe e zurelli. La protagonista senza nome di questa breve storia si muove in compagnia dell'amica Niki in un centro commerciale dove nessuno parla, e resta soltanto la luce accecante dei neon, che illumina tutto, senza lasciare ombre. Solo la protagonista prova a dire qualcosa, ma il suo linguaggio risulta destrutturato e cristallizzato. Così, tra episodi comici, grotteschi ed angoscianti, le due ragazze finiscono di riempire il carrello che bela soddisfatto, e si accingono ad uscire fuori, dove le aspetta qualcosa di ancor più terrificante.


Sempre in ambito surreale, ha pubblicato per la rivista Inchiostro (Il Riccio editore) i racconti Psiche (2006) e La gabbia (2007).


Per Keltia Editrice sono usciti i racconti Bambole (2007), Tranquillità (quarto al Premio Montagne d’Argento 2005) e Acqua dal cielo (2004).


Nel 2008, sempre su Inchiostro, ha pubblicato al poesia Kitsch.


Dal 2007 fa parte dell’Associazione Culturale I Menestrelli di Jorvik, che raggruppa scrittori, disegnatori e artisti d’ogni genere, dando vita a spettacoli e letture pubbliche e curando la redazione della mensile letterario scRibellarsi, distribuito nelle edicole della zona del lago Maggiore e del lago d’Orta e disponibile tramite abbonamento postale in tutta Italia.



Federico Ruysch:


Mi chiamo Federico Di Leva e sono nato il 6 ottobre del 1982. Da sempre ho avuto la passione per la scrittura e, oltre ad aver condannato innumerevoli pagine ad accogliere su di loro le mie paranoie scrittorie, ho anche ricevuto delle discrete soddisfazioni da questa mia attività di scrittore in erba.
In particolare segnalo:


2000: Secondo classificato al “Premio Letterario-Giornalistico, Gian Vincenzo Omodei Zorini”, con la prosa L’amore e l’ombra, la luce e l’odio;


2001: Secondo classificato al Settimo Premio di Poesia “Città di Borgomanero”, con la poesia Ballata al nulla;


2006: Ho firmato due contratti con Giraldi Editore per la pubblicazione di due raccolte di racconti dal titolo T in O e Les Parchemins de Monsieur Rorschach, di prossima uscita nelle librerie…
2007: Speciale menzione al “Caffè Letterario Moak” sesta edizione, con la prosa L’universo di caffè;
Dal 2007 sono Presidente di un’Associazione Culturale denominata i Menestrelli di Jorvik che, oltre ad esibirsi in serate di letture ed in spettacoli teatrali, gestisce e coordina una rivista letteraria (scRibellarsi – il confine tra scrivere e ribellarsi), edita da Editore
XY. IT e distribuita nelle edicole dei paesi circostanti al Lago Maggiore.


Info & contatti:


Federico: freedom_2006@libero.it


I Menestrelli: www. menestrellidijorvik. it e www. menestrellidijorvik. splinder. com



Menestrelli di Jorvik:



Alessio Taffarello:


Alessio Taffarello (Treviso, 1982) si è laureato in Lingue e Culture dell´Asia Orientale presso l´Università Ca´ Foscari di Venezia nell´anno accademico 2004-05. Cuoco di professione, alterna la passione per la cultura nipponica con la scrittura. Nel 2007 ha visto pubblicare il suo primo romanzo, in fine, per Editrice Nuovi Autori. In seguito alla pubblicazione ha formato un collettivo di noise & reading per la promozione dei propri scritti; il PROGETTO QUATTROBARRADUE, che in sostanza sono due progetti distinti di differente natura.


 


Giovanni Vitale
Nato a Cantù il 12 marzo 1984 da mamma Maria e papà Marco.
Sono studente fuoricorso in Lettere Moderne presso la facoltà di Bologna.
Sono uno skipper velico in pensione che attualmente svolge lavoro d'ufficio per una scuola di vela. Suono la chitarra a tempo sperduto.


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