È Niccolò Ammaniti il vincitore del 61° Premio Strega, con il suo "Come Dio comanda" (Mondadori) con 144 voti su 356 votanti.
Un risultato evidente sin dallo spoglio delle prime cento schede che gia' vedevano Ammaniti in testa con 36 voti, seguito da Mario Fortunato con 21.
Come Dio comanda
Rino e Cristiano Zena sono padre e figlio, e sono una famiglia, perché la madre se n'è andata e loro vivono soli. Cristiano potrebbe essere un adolescente come tanti, ma è Rino a non essere un padre come gli altri: disoccupato, emarginato, violento, alcolista, tenuto sotto controllo dall'assistenza sociale che minaccia di revocargli la custodia del figlio. Rino tuttavia ama Cristiano e si dedica a lui: con tenerezza, con affetto vero lo educa alla violenza e al culto della forza. Con i suoi amici Danilo e Quattro Formaggi non costituisce soltanto un trio di balordi, ma un vero e proprio clan, appassionato e affettuoso, che si prende cura del ragazzo. Alle loro vicende si intrecciano quelle della ragazzina di cui Cristiano è segretamente innamorato, Fabiana, e della sua amica Marina.
Niccolò Ammaniti è nato a Roma nel 1966. Ha esordito nel 1994 con il romanzo "Branchie", (Editrice Ediesse, poi Einaudi, 1997). Nel 1995 ha pubblicato il saggio "Nel nome del figlio", scritto con il padre Massimo, e nel 1996 la raccolta di racconti "Fango" (Mondadori). Suoi racconti sono usciti nelle antologie "Gioventù cannibale" (Einaudi, 1996) e "Tutti i denti del mostro sono perfetti" (Mondadori, 1997). I suoi libri sono stati tradotti in francese, tedesco, spagnolo, greco e russo. E' del 1999 "Ti prendo e ti porto via" (Mondadori), mentre nel 2001 pubblica per Einaudi "Io non ho paura".
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